sabato 16 luglio 2011

Scandalo nel mare...il pesce sta' finendo!


Chi vi ha mai proposto un pesce diverso dal solito negl’ultimi 20 anni? Mangiamo sempre gli stessi pesci, le flotte pescherecce si sono concentrate su “ciò che chiede il mercato”, mercato che ha portato i consumatori a volgere le attenzioni ad una ventina di pesci: orata, branzino, coda di rospo, gamberoni, spigole, sogliole, mazzancolle, e via di seguito, sempre la solita musica.
Il pesce di mare ormai si trova in qualsiasi negozio, supermercato, discount e in ogni ristorante, praticamente tutto l’anno: il consumo del pesce è decuplicato negl’ultimi vent’anni e tanti pesci non riescono più a riprodursi primo su tutti il tonno: a forza di mangiar pesce lo abbiamo finito ed ecco cosa abbiamo ottenuto in cambio:
1) Importazione a man bassa di Pangasio, pesce proveniente dal Mekong, il più inquinato fiume del Mondo, spesso spacciato per Halibut o platessa anche nei supermercati o in alcune pescherie!
2) Importazione selvaggia di molluschi e crostacei di ogni genere, fra gamberi, polpa di granchio e chi più ne ha più ne metta, origine Thailandia, Cina, Australia, ecc
3) Sogliole importate a camionate dal Senegal, viaggiano in aereo partendo da Dakar con destinazione in Slovacchia e di nuovo spedite via aereo in Italia (cosa c’è sotto?) per finire sulle nostre mense dopo che nell’aria si sono liberati milioni di kg di anidride carbonica: altro che km 0!
4) Tonni con il lifting: da Olanda e Vietnam arrivano intere partite di tonno sottovuoto e congelato, trattate con monossido di carbonio e dall’Indonesia arriva tonno trattato con l’E124
5) Pesci taroccati: arriva dalla Cina una grande quantità di carne di squalo, importata illegalmente dalla Turchia e venduta nei banchi dei supermercati sotto falso nome.
Il mar mediterraneo pullula di oltre 500 specie di pesci edibili i quali però vivono “intoccati”, nessuno li pesca; ci si accanisce su poche specie e intanto i pescatori restano senza lavoro.
In tutta questa vicenda, potrebbero essere gli amici ristoratori a giocare un ruolo fondamentale iniziando a proporre qualcuna di quelle 500 specie: Spatola, Lampuga, Pagello, Zerro, Palamita, Sugarello, Cicerello, Aguglia, Sgombro ecc. ecc.
Fermiamo questa vergogna, smettiamo di consumare solo “pesce famoso”, è ora di riscoprire il “pesce dimenticato” che spesso è più buono e costa molto meno!!
Gianluigi Veronesi

1 commento:

  1. Giusto Fabio, son d'accordo con te !!! Spesso i consumatori non conoscono bene il pesce , quindi i ristoratori potrebbero essere un buon tramite . Aiutateci a riscoprire il pesce !!! Annalisa

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