lunedì 20 gennaio 2014

Contrordine, il cioccolato riduce rischio diabete alimentare Insieme a té,frutti bosco,uva rossa,prezzemolo,timo e sedano




A sorpresa la cioccolata potrebbe ridurre il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2, quello alimentare, perché ricca di flavonoidi. Lo sostengono i ricercatori della University of East Anglia medical school insieme a quelli del King’s college di Londra che hanno controllato le abitudini alimentari e monitorato l’insulino-resistenza e i livelli di glucosio nel sangue di oltre 2.000 donne. Lo studio è pubblicato sul Journal of Nutrition.

Il cioccolato non è il solo cibo incluso nella ricerca. Anche grandi quantità di frutti di bosco, tè, uva rossa, prezzemolo, timo e sedano, tutti ricchi di flavonoidi, svolgono un’azione protettiva. “Abbiamo scoperto che coloro che consumavano grandi quantità di cibi contenenti flavonoidi e antocianine avevano livelli di insulino resistenza molto più bassi rispetto a chi invece non li assumeva, - spiega Aedin Cassidy , a capo dell’indagine. - Abbiamo anche scoperto che chi mangiava molte antocianine era anche meno esposta all’infiammazione cronica, stato che si associa a malattie croniche molto frequenti come diabete, obesità, patologie cardiovascolari e al cancro”.
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Vitamina C contro raffreddore? Una leggenda metropolitana Per sintomi influenzali pasti leggeri ricchi di frutta e verdura



ROMA - Grandi dosi di Vitamina C contro raffreddori e mali di stagione? Se non è una leggenda metropolitana, poco ci manca, almeno secondo i dietisti. "Non serve imbottirsi di multivitamine né esagerare con le arance, perché non esistono studi consolidati che confermino la capacità della vitamina C di prevenire il raffreddore o i mali di stagione. Così come altri nutrienti, va assunta nell'ambito di un'alimentazione completa ed equilibrata, dove devono esser presenti almeno due porzioni di verdura giornaliere, alternando cotta e cruda, e tre porzioni di frutta. Ovviamente sempre di stagione", spiega Ersilia Troiano, membro consiglio direttivo Associazione Nazionale Dietisti (Andi).

Ma, in tempi di picchi di contagio da virus influenzale, ci sono dei consigli adatti per 'limitare i danni'? "Dipende dai sintomi associati alla forma influenzale. Se di tipo gastrointestinale - spiega ancora l'esperta - bisogna reintegrare liquidi e sali minerali attraverso acqua, frutta e verdura". Per il resto, "non esistono evidenze su alimenti associati a una riduzione della sintomatologia, ma è ovvio che alimentazione equilibrata, povera di grassi o frazionata in più pasti laddove l'appetito è scarso, sicuramente aiuta". Quando poi i sintomi sono di tipo respiratorio, il classico latte e miele, "ha effetto benefico, pur se non ha un'evidenza scientifica", mentre bevande alcoliche calde, "non comportano nessun beneficio, nonostante rientri tra i consigli della nonna". Sul fatto, infine, che i latticini siano da sconsigliare per supposti effetti infiammatori conclude, "non esiste supporto scientifico". 
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mercoledì 8 gennaio 2014

Nestlè userà staminali per studio 'cibi terapeutici'

(ANSA) - ROMA, 08 GEN - Per cercare di produrre cibi con proprietà terapeutiche contro malattie come diabete, obesità e Alzheimer Nestlè ha stretto un accordo con l'azienda biotech Cellular Dynamics International per la fornitura di linee cellulari umane di cui studiare le interazioni con gli alimenti.

Lo ha annunciato la stessa multinazionale svizzera dopo che la notizia era stata anticipata dal Wall Street Journal.

L'azienda alimentare, ha confermato al quotidiano Emmanuel Baetge, direttore del Nestlé Institute of Health Sciences, intende produrre cibi e bevande fortificati dal punto di vista nutrizionale. ''I primi studi che stiamo facendo - ha confermato Baetge - riguardano gli acidi grassi che si trovano negli avocado e nell'olio di oliva e le loro interazioni con i neuroni, con la speranza di riuscire a sfruttare le informazioni ottenute per sviluppare alimenti contro diabete, obesità e Alzheimer''.

Le linee cellulari che verranno utilizzate derivano da cellule staminali adulte 'riprogrammate', si legge nel comunicato di Nestlè, per evitare qualsiasi problema etico legato all'uso di staminali embrionali.(ANSA).
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lunedì 6 gennaio 2014

Nas trovano dolci scaduti e sbiancante' per pesci



I carabinieri dei NAS (Nuclei anti-sofisticazione) in prossimità del Natale hanno intensificato le attività di controllo e monitoraggio nel settore della sicurezza alimentare e dei prodotti tipici natalizi. Nelle ultime due settimane, sotto la lente di ingrandimento dei NAS sono finite attività di produzione, commercializzazione, consumazione dei prodotti tipici delle festività natalizie, tra cui: dolci, pesce, salumi, formaggi, carne, luminarie, giocattoli.

L'operazione, denominata "Pulizie di Natale", ha visto impegnati oltre 400 Carabinieri dei 38 Nuclei dislocati sul territorio nazionale, che hanno eseguito circa 2.000 ispezioni rilevando violazioni di natura igienico sanitaria, strutturale e/o commerciale. Nel corso delle attività, i militari hanno sottoposto a sequestro circa 250 tonnellate di alimenti, accertato oltre 600 irregolarità, segnalato alle Autorità Giudiziarie, Amministrative e Sanitarie 691 persone, contestato violazioni amministrative per oltre 700.000 euro, chiuso o sequestrato 43 strutture.

Il NAS di Milano, presso diversi esercizi commerciali cinesi, ha sequestrato oltre 1.000 confezioni di "uova cent'anni" (specialità della cucina cinese dove le uova subiscono un particolare processo di fermentazione in quanto vengono lasciate per circa 3 mesi in un composto di acqua, sale, carbone ed ossido di calcio), la cui importazione è vietata in Europa, e 8 tonnellate di anatre eviscerate (per un valore di circa 90.000 euro) importate dall'Ungheria, in cattivo stato di conservazione perché congelate e stoccate a temperatura ambiente a causa dello spazio insufficiente nelle celle frigorifere. I prodotti erano destinati alla vendita al dettaglio di supermercati e macellerie.

I NAS di Bologna, Firenze, Salerno e Bari hanno sequestrato centinaia di panettoni natalizi sprovvisti di etichettatura e fraudolentemente venduti come "artigianali", ma di fatto prodotti da altre aziende, nonché oltre 5 tonnellate di zucchero, cioccolato in scaglie, semifreddi, gelati, frutta congelata, sciroppi, mandorle, marmellate, cannoli, creme per ripieni scaduti anche da oltre 6 anni e rietichettati mediante la progressiva sovrapposizione di etichette e in cattivo stato di conservazione.

I NAS di Pescara e Caserta hanno sequestrato oltre 25 tonnellate di anelli di totano che rappresentano uno dei prodotti tipici natalizi: alcuni scongelati in assenza delle procedure di autocontrollo e privi di documentazione sulla tracciabilità ed altri di provenienza argentina ed immessi sul territorio nazionale tramite la Spagna senza la prenotifica all'Ufficio Veterinario per gli adempimenti comunitari di Napoli.

Il NAS di Torino, a seguito di lamentele di cittadini per i cattivi odori provenienti dal banco refrigerato di un supermercato della provincia, hanno sequestrato oltre una tonnellata di insaccati, formaggi e preparazioni gastronomiche (porchetta) in pessime condizioni ed alterati, alcuni scaduti e con data di scadenza cancellata con dei solventi. I formaggi erano invasi da muffe perché non correttamente conservati, tagliati da tempo, coperti da cellophane ed ingialliti. I salumi contenevano colonie di larve vive ed insetti - esposti per la vendita e collocati su basi sporche, insudiciate da capelli, escrementi di roditori e sporcizia varia.

Nell'ambito delle ispezioni relative ai prodotti ittici, i Nuclei hanno sequestrato su tutto il territorio nazionale oltre 2000 litri di sostanze tra cui BAL1000, ALTESA, ALTESA AM3, DOSIPLUS, NOMELAN, tutte riconducibili alla famiglia del CAFODOS, contenenti perossido di idrogeno ed utilizzati al fine di ottenere nel pesce fresco un effetto conservante e sbiancante, mascherando il reale stato 2 delle carni, che potrebbero essere deteriorate e produrre istamina, molecola che può causare allergie e reazioni anafilattiche. Ulteriori controlli sono stati attivati per verificare la regolarità di giocattoli, luminarie e prodotti tipici natalizi.

Il NAS di Roma presso un esercizio commerciale cinese ha sequestrato 10.000 giocattoli privi di marcatura CE e presumibilmente pericolosi per la salute, mentre i NAS di Palermo, di Perugia, di Ancona hanno sequestrato alcune centinaia di prodotti - custodie per cellulari e smartphone, radio fm, binocoli, attrezzi ginnici, decorazioni natalizie, giocattoli di produzione cinese - privi delle indicazioni in lingua italiana o dell'indicazione dell'importatore/distributore o della marchiatura CE
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Arriva formaggio di cerva, rafforza il sistema immunitario

Composti bioattivi unici, a scoperta in Nuova Zelanda





Scienziati neozelandesi, un allevatore di cervi e un formaggiaio locale hanno unito le forze per produrre il primo formaggio al mondo dal latte di cerva. Un latte ricco di sostanze nutrienti e di proteine, che potrà avere numerose applicazioni in medicina e in cosmetica. Le analisi condotte dal Dipartimento di scienze alimentari dell'Università di Otago hanno identificato nel latte e quindi nel formaggio composti bioattivi unici, che possono rafforzare il sistema immunitario negli esseri umani.

I cervi furono introdotti in Nuova Zelanda verso la fine del 19/o secolo per sport, ma si sono diffusi fuori controllo in assenza di predatori e grazie all'abbondanza di nutrimento. Ora vengono allevati per la carne, a basso contenuto di grasso e ricca in proteine, e per il 'velluto' delle nuove corna che i maschi ricrescono ogni anno, che viene esportato in Asia dove è usato in medicina per i suoi composti bioattivi.

L'idea di produrre formaggio dal latte di cerva - ha detto il prof. Alaa El-Din A Bekhit che ha guidato la ricerca - è venuta dalla notizia che si vende a prezzi altissimi il formaggio di latte di asina, che ha alcune proprietà bioattive, , mentre il latte di cerva ha proprietà ancora più benefiche. Bekhit, specialista nell'identificare e sviluppare valore da prodotti agricoli secondari, ha guidato la ricerca con colleghi delle facoltà di biochimica e di immunologia.

Se i benefici unici emersi in laboratorio saranno confermati, il latte e il formaggio di cerva può offrire migliori proprietà di ogni altro formaggio commerciale e assicurare forti vantaggi commerciali ai produttori, afferma Bekhit. "Il bello del latte di cerva è che contiene almeno il doppio dei solidi rispetto al latte di mucca".

Il principale ostacolo alla produzione commerciale è la difficoltà di guidare gli animali nelle ristrettezze di una stalla di mungitura, ma gli allevatori che hanno fornito il latte avevano creato speciali sale imbottite e adattato le coppe di mungitura alle snelle mammelle delle cerve. I primi formaggi prodotti saranno venduti a un'asta di beneficienza per la Cancer Society dopo sei mesi di stagionatura. 
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