domenica 22 ottobre 2017

Scoperta mozzarella di bufala venduta sfusa in Germania



Il Consorzio: controlli aumentati, così garantiamo i consumatori
Un formaggio a pasta filata venduto sfuso ed etichettato come mozzarella di bufala campana nel reparto gastronomia di due catene della Grande distribuzione in Germania. L’irregolarità è stata scoperta nel corso di uno dei monitoraggi all’estero effettuati dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana Dop. Immediatamente è scattata la segnalazione da parte del Consorzio all’Ispettorato centrale qualità e repressione frodi del ministero delle Politiche agricole (Icqrf), che ha avviato la procedura “ex officio” prevista dall’Ue, con la responsabilità diretta di ogni Stato membro. Saranno le autorità preposte a definire le ipotesi di illeciti e le conseguenti azioni giudiziarie.
 
“Il mercato tedesco è strategico per l’export della mozzarella di bufala campana Dop, come abbiamo potuto confermare partecipando alla fiera Anuga di Colonia, che si è conclusa proprio ieri con un bilancio molto positivo in termini di promozione della bufala Dop. Per questo manteniamo alta la vigilanza sui canali e sulle modalità di vendita del prodotto”, commenta il direttore del Consorzio di Tutela, Pier Maria Saccani, e aggiunge: “Quest’ultimo caso testimonia che esistono diverse problematiche all’estero, sulle quali la nostra attenzione è massima”.
 
L’operazione è avvenuta proprio a ridosso di Anuga e rientra nel “patto di collaborazione” per il monitoraggio congiunto in Europa firmato dal Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana Dop con i Consorzi di Tutela del Grana Padano Dop, Aceto Balsamico di Modena Igp, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Parma Dop e Prosecco Doc. Un lavoro che nel biennio 2016/2017 contempla oltre 990 visite nei punti vendita di nove Paesi europei (Austria, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Regno Unito, Spagna e Svizzera).
 
Oltre a questa intesa, sono stati stipulati accordi con i Consorzi di tutela del Prosecco Doc e del Provolone Valpadana Dop per collaborare nelle azioni di vigilanza nazionale. L’obiettivo è raddoppiare il numero dei controlli effettuati sulla mozzarella di bufala campana dal Consorzio. Nel 2016 sono stati 1289, ma nei primi otto mesi del 2017 il bilancio è già di 2066 controlli, con un aumento del 60%. Entro fine anno si punta a raggiungere i 2500 accertamenti.
 
“La vigilanza è un settore chiave della nostra attività e l’aumento del numero di verifiche è frutto di una chiara volontà di offrire sempre più garanzie ai consumatori su un prodotto che ha proprio nella qualità il suo punto di forza”, sottolinea il presidente del Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana Dop, Domenico Raimondo. “Questi numeri – conclude – si riferiscono solo all’attività effettuata da noi, a cui vanno aggiunte le fondamentali azioni degli altri organismi di controllo. In un anno il prodotto subisce oltre 10mila verifiche, offrendo una totale garanzia del pieno rispetto delle regole”


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NAS Alessandria: falso vino “barolo”, sequestrate 700 bottiglie

I Carabinieri del NAS di Alessandria, nell’ambito dei controlli stagionali sulla campagna di vinificazione 2017, finalizzati al contrasto della contraffazione e sofisticazione nel settore vitivinicolo, hanno eseguito, su mandato della Procura della Repubblica di Asti, una perquisizione presso un’azienda del cuneese, rinvenendo circa 700 bottiglie di falso vino “Barolo” DOCG, del valore di circa 30 mila euro.
I Carabinieri del NAS, in collaborazione con il personale del locale Ispettorato Controllo Qualità e Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, hanno proceduto al sequestro del vino DOCG sofisticato, nonché di numerose etichette, contrassegni e documentazione anch’essi contraffatti per l’immissione del prodotto sul mercato, facendolo apparire come vino Barolo pur non avendo i requisiti dello specifico disciplinare di produzione.
Il titolare della cantina è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio.
Il vino in modeste quantità può avere effetti benefici per la salute, ma al momento dell’acquisto il NAS consiglia al consumatore di leggere attentamente l’etichetta, verificando in modo particolare la presenza di alcune indicazioni obbligatorie per i vini di qualità quali: nome della regione di provenienza, denominazione, annata, categoria (IGT, DOC, DOP e DOCG), imbottigliatore, volume nominale, titolo alcolometrico, lotto di produzione, fascetta di sicurezza con sigillo di Stato (solo per DOC e DOCG) a chiusura della bottiglia.



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NAS Pescara: ancora controlli a istituti scolastici e mense, disposta chiusura di un’area giochi




I Carabinieri del NAS di Pescara sono ancora impegnati nell’attività di controllo agli istituti scolastici, avviata in occasione dell’apertura dell’anno scolastico.
I militari hanno disposto la chiusura di un’area giochi di un asilo nido privato della provincia di Chieti, per mancanza dei requisiti strutturali e autorizzativi accertati nel corso di un’ispezione igienico-sanitaria eseguita nell’ambito della peculiare campagna di sicurezza scolastica.
I Carabinieri del NAS abruzzese hanno eseguito attività ispettiva anche presso la mensa di una scuola primaria della medesima provincia, accertando numerose carenze igienico-sanitarie: sedie e tavoli rotti,  superfici di lavoro vetuste, difficilmente lavabili e sanificabili, armadietti del personale arrugginiti. L’azienda gestrice della refezione, inoltre, somministrava ai bambini alimenti non garantiti da un adeguato sistema di tracciabilità. Nella medesima scuola i militari hanno riscontrato servizi igienici rotti, sistema di illuminazione non perfettamente funzionante, infiltrazioni di acqua alle pareti e stato di abbandono dell’area esterna.
Per le irregolarità accertate il gestore della mensa ed il Sindaco del Comune responsabile dell’osservanza delle norme tecniche relative all’edilizia scolastica, sono stati segnalati alle autorità competenti.