mercoledì 6 luglio 2011

Quel Rose' che stravince......

Quel rosé dall'Inghilterra che stravince i concorsi

Angelo Peretti
Allora, la questione è questa: all'ultimo International Wine Challenge di Londra è stato premiato con la medaglia d'oro un solo rosé "fermo", e quest'unico rosato "tranquillo" medagliato col metallo più prezioso è inglese. Si tratta del Chalk Ridge Rosé 2010 della Denbies Winery. Il caso - ed è stato un caso - vuole che quel rosé mi sia capitato di assaggiarlo. E credo sia stato istruttivo. Perché spiega quale sia lo stile di rosé che piace ai giurati dell'International Wine Challenge. Ma non necessariamente a me.
Ordunque, m'è apparso come un rosato leggerino - e in effetti lo è anche per la gradazione alcolica, che è del 10,5 per cento - e volutamente - enologicamente - piacione. Rosa brillante. Naso leggermente aromatico. Bocca morbidissima, e addirittura mi permetto di dire dolce. Con una lieve vena di erbe officinali - il timo, direi - ed anzi di erbe provenzali, che si unisce al frutto, che è pera e tropicalità di maracuja e papaia.
Un rosé molto trendy, modaiolo, adatto - ghiacciatissimo, ché sennò tutta quella morbidezza può risultare stucchevole - a una beva disimpegnata. Decisamente non è il mio vino, ma capisco che faccia effetto ad un palato, come dire, "internazionale". E dunque chi fa rosati "da concorso" impari la lezione.
Dal sito della Denbies apprendo che il Chalk Ridge Rosé è interamente fatto con un vitigno che si chiama rondo, un'uva rossa (che dovrebbe colorare parecchio) che a me risultava sconosciuta. Ho poi letto su Enotime che si tratta di un ibrido creato in Germania nei primi anni Sessanta. E che è adatto ai climi freddi: lo hanno provato perfino in Danimarca. E in effetti il sito della Denbies dice che questa varietà è adatta al clima inglese, e che loro la coltivano dal 2005. Prendo nota. Prima o poi dovremo averci a che fare ancora, con questo rondo.

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