giovedì 14 luglio 2011

Le Carote cosi povere....ma quanto ci danno?


In assoluto tra gli ortaggi meno cari, soprattutto grazie al basso peso specifico che ne aumenta la resa, le carote non servono solo a preparare il brodo e a far strillare i bambini.
Tanto per cominciare sono ricchissime di beta-carotene, soprattutto se consumate crude o appena scottate (la cottura lunga lo danneggia), che è un eccellente antiossidante del sangue, viene in buona percentuale convertito in vitamina A dall’organismo, e come molti sanno interagisce con la melanina “fissando” l’abbronzatura più a lungo.
Gli effetti del beta-carotene sono molteplici, dal miglioramento delle facoltà visive, al mantenimento delle mucose, fino all’efficacia nel prevenire alcuni tipi di tumori.
La carota ci regala molti altri benefici, infatti è ricca di fibre, importanti per un corretto transito intestinale soprattutto nei regimi ipocalorici, ed è un ottima apportatrice di zuccheri semplici (come testimonia il suo noto sapore dolciastro) senza tuttavia avere effetti ingrassanti di alcun genere.
Quindi, impariamo a consumarle regolarmente, avendo cura di acquistare quelle più piccole e tenere, dal colore uniforme, che possono essere facilmente consumate crude. Quelle più grosse, che di solito presentano un cuore più legnoso e un sapore più deciso, sono indicate per la preparazione di minestroni, zuppe e passati di verdura.
Le carote si suddividono in tre famiglie:
- A fittone lungo: ideali per la coltivazione in orto, dal ciuffo abbondante, sono le più diffuse sul mercato.
- A fittone medio: ottime per la coltivazione domestica, hanno la radice più corta e il ciuffo meno invasivo. Per chi volesse tentare, questa varietà è la migliore se non si possiede un terreno. Infatti dà buoni risultati anche sul terrazzo, basta qualche cassetta profonda.
- A radice mozza: è la varietà selezionata per le coltivazioni in climi freddi. La radice, lunga circa la metà rispetto alle varietà più comuni, crea meno dispersione di calore e liquidi, evitando il congelamento dell’ortaggio. E’ indicata per le preparazioni sott’olio e sott’aceto, perché si può evitare di tagliarla.
Prima di consumarle, è buona cosa raschiare via con un coltellino o un pelapatate lo strato superficiale dell’ortaggio, perché la carota è molto porosa e tende ad assorbire i pesticidi.

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