venerdì 19 ottobre 2012

Stop alla vendita di alcolici agli under 18 e ai giochi online nei locali pubblici Lo stabiliscono due emendamenti approvati in commissione Affari sociali della Camera. Balduzzi: tagli per 600 milioni

MILANO - Divieto di vendere alcolici ai minori di 18 anni, con multe che vanno da 250 a 1.000 euro (raddoppiate, con la sospensione per tre mesi dell'attività, in caso di ripetizione del fatto). Lo stabilisce un emendamento approvato in Commissione Affari sociali della Camera al decreto Sanità. La proposta di modifica è stata scritta dai relatori (Lucio Barani del Pdl e Livia Turco del Pd) raccogliendo gli emendamenti presentati dai deputati. «Chiunque venda bevande alcoliche ha l'obbligo di chiedere all'acquirente, all'atto dell'acquisto, l'esibizione di un documento di identità». A meno che la maggiore età non sia «manifesta» dice l'emendamento approvato.
DISTRIBUTORI AUTOMATICI - La stretta interessa anche i distributori automatici, che dovranno essere dotati di sistemi di «rilevazione dei dati anagrafici dell'utilizzatore mediante sistemi a lettura ottica dei documenti» a meno che non ci sia personale per svolgere questa funzione. Altrimenti scatteranno le stesse sanzioni amministrative pecuniarie per chi vende alcol ai minori. La norma relativa ai distributori è stata fortemente voluta dall'Udc (che inizialmente chiedeva un anno di arresto per i trasgressori) e porta come prima firma quella del leader Pier Ferdinando Casini.
STOP GIOCHI ONLINE - Un altro emendamento al dl Sanità prende invece di mira la possibilità di giocare online, per esempio a poker o ad altri giochi d'azzardo, nei pubblici esercizi. Nel testo si legge che è vietata «la messa a disposizione presso qualsiasi pubblico esercizio di apparecchiature che, attraverso la connessone telematica, consentano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari online» e da soggetti che non abbiano le concessioni rilasciate dalle competenti autorità. Raddoppiano poi, da 5 a 10mila l'anno, i controlli per contrastare il gioco d'azzardo minorile. La commissione Affari sociali ha stabilito che entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto, il Ministero dell'Economia dovrà emanare un decreto per l'introduzione di soluzioni tecniche «volte a bloccare automaticamente l'accesso ai giochi per minori, anche mediante l'uso esclusivo di tessera elettronica, tessera sanitaria o codice fiscale». Sempre nell'ottica di tutelare i minori dal gioco irresponsabile, un altro emendamento introduce l'obbligo per il Ministero dell'Istruzione di segnalare a scuole primarie e secondarie la necessità di predisporre «iniziative didattiche volte a rappresentare agli studenti il senso autentico del gioco e i potenziali rischi connessi all'abuso».
RISCRITTI ALCUNI PUNTI - Dunque mercoledì si è concluso in commissione Affari sociali l'esame degli emendamenti al decreto Sanità. Ora si attendono i pareri delle altre commissioni prima di dare il mandato al relatore. Numerose le modifiche apportate al testo, dalle norme sugli stili di vita, cui si è aggiunto lo stop alla vendita di alcolici per gli under 18, alle nomine dei manager, ai farmaci. Riscritto anche il capitolo cure primarie, con più margine lasciato alle Regioni. Il governo è stato battuto su un emendamento di Laura Ravetto (Pdl) che elimina le norme sull'uso dei farmaci fuori etichetta (cioè farmaci che possono essere utilizzati anche per indicazioni diverse da quelle per le quali sono stati autorizzati al commercio). Il ministro aveva espresso parere contrario, come il relatore Livia Turco. Il decreto prevedeva che potessero essere utilizzati "off label" quei medicinali che a giudizio della commissione tecnico-scientifica dell'Aifa avevano un profilo di sicurezza «non inferiore a quella del farmaco autorizzato», qualora quest'ultimo risultasse «eccessivamente oneroso» per il Servizio sanitario (quando il costo medio della terapia supera di almeno il 50% il costo medio della terapia basata sull'impiego del farmaco non autorizzato). Cancellata anche la possibilità per le farmacie ospedaliere di "spacchettare" i farmaci «attraverso operazioni di ripartizione del quantitativo di un medicinale regolarmente in commercio, allestire dosaggi da utilizzare all'interno dell'ospedale» o «da consegnare all'assistito per impiego domiciliare sotto il controllo della struttura pubblica». Il testo è atteso in Aula per lunedì 15. Per quanto riguarda i tagli alla sanità, il ministro Balduzzi ha sottolineato che «per il 2013 saranno di 600 milioni», e non di 1,5 miliardi come previsto inizialmente.

http://www.corriere.it/salute/nutrizione/12_ottobre_10/decreto-sanita-vendita-alcolici-minori_3adb91d4-12bf-11e2-9375-5d5e6dfabc1a.shtml

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