martedì 23 ottobre 2012

Carne bovina putrefatta: maxi sequestro e sigilli in una macelleria




SANT’ELPIDIO A MARE, 21 OTTOBRE ’12 – Tre quintali e mezzo di carne bovina putrefatta sequestrata in una macelleria di Sant’Elpidio a Mare dove ieri sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Fermo e i Nas di Ancona, a seguito di segnalazioni da parte dei clienti. L’operazione ha portato alla luce una vendita irregolare di carne avariata e senza tracciabilità, tanto che i militari dopo il sequestro sono stati costretti ad apporre i sigilli all’esercizio commerciale. I clienti del negozio avevano segnalato alcune irregolarità sulla tracciabilità di pollame nostrano e i carabinieri erano andati a controllare. Nella perquisizione hanno rinvenuto e sequestrato oltre 3,5 quintali di carne bovina ormai putrefatta e con muffe e pollame privo di cartellino di tracciabilità, stipati nelle celle frigorifere e nel banco frigo del retrobottega. Carne potenzialmente pericolosa per la salute se immessa sul mercato. Il titolare della macelleria, un italiano, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per commercializzazione di alimenti in cattivo stato di conservazione e inosservanza dei requisiti generali in materia igiene e sanità.
TALITA FREZZI
D: Per cosa sarà segnalato alla Asur il commerciante?
R:
 Il titolare del negozio sarà segnalato per commercio di sostanze adulterate o contraffatte pericolose per la salute pubblica, reato che viene punito con la reclusione da 3 a dieci anni. Ma dovrà dimostrarsi il reale pericolo per la salute pubblica. Non è detto che ogni prodotto alimentare guasto possa essere anche di per ciò solo pericoloso per la salute della popolazione. Potrebbe inoltre configurarsi il reato di truffa, se gli inquirenti accerteranno che attraverso artifici o raggiri consistenti magari nel modificare il cartellino di scadenza, venivano tratti in inganno i compratori ignari. Oppure il nostro ordinamento prevede per le c.d. frodi alimentari un sistema di disciplina e di sanzioni articolato in diversi livelli, da quello del codice penale a quello delle leggi specifiche in tema di disciplina igienica, produzione, vendita e conservazione di sostanze alimentari e bevande (ad es. legge 283/1962).
D: Quali sono le indicazioni obbligatorie per legge che devono essere riportate sugli alimenti in commercio?R: Le recenti normative vigenti in materia di commercio di alimenti stabiliscono che vadano indicati data e luogo di produzione, ingredienti usati per la preparazione o conservazione, data di scadenza e modalità di conservazione dell’alimento.
AVV.TOMMASO ROSSI

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