venerdì 19 ottobre 2012

Morte Casella, indagati per omicidio colposo tre ristoratori cinesi


GESTISCONO IL LOCALE DOVE AVEVA PRANZATO A BASE DI COZZE LA CANTANTE PRIMA DI SENTIRSI MALE. OGGI L'AUTOPSIA. INIZIATE LE ANALISI DI LABORATORIO SUL CIBO SEQUESTRATO DAI NAS E A QUANTO PARE "NON TRACCIABILE" COME IMPONE LA LEGGE

La cantante sarebbe stata uccisa da un'infezione dopo aver mangiato cozze crude
La cantante sarebbe stata uccisa da un'infezione dopo aver mangiato cozze crude

-  
Piacenza - AGGIORNAMENTO ore 20.30 - Tre cinesi iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Piacenza sulla morte di Gianna Casella, la cantante piacentina deceduta sabato scorso forse per un'intossicazione alimentare seguita ad un pranzo a base di cozze in un ristorante etnico della periferia cittadina. L'ipotesi di reato e' di omicidio colposo. Gli indagati sono tre cinesi, due donne ed un uomo, che lavorano nel ristorante nel quale aveva pranzato l'artista.
AUTOPSIA - Intanto questa mattina sara' svolta l'autopsia sulla salma della Casella per stabilire se vi e' stata una relazione fra il suo decesso ed il pranzo a base di cozze.
'Eravamo andati a pranzo martedi' della scorsa settimana io la Gianna, mia sorella e mio cognato - racconta Franco Peveri, marito della scomparsa - mia moglie, unica tra di noi, aveva preso un'abbondante porzione di cozze. Siamo usciti dal locale intorno alle tre del pomeriggio e alle sei e mezza di sera lei si e' sentita male. Il mercoledi' sembrava stesse meglio, ma poi giovedi' e venerdi' ha accusato dolori addominali sempre piu' forti, febbre e difficolta' respiratorie. Sabato abbiamo chiamato il 118, l'hanno ricoverata ma ormai era troppo tardi.
Un giorno e mezzo di agonia ed e' morta. Ora io e mio figlio Marco vogliamo sapere perche''.
AGGIORNAMENTO 17.10 - Proseguono le indagini sulla morte di Gianna Casella, la storica cantante piacentina deceduta lunedì mattina. I familiari della donna avevano raccontato ai carabinieri che Gianna si era sentita male dopo aver mangiato un piatto di cozze in un ristorante della città sabato sera. Proprioil ristorante indicato dai parenti è stato messo al setaccio dai carabinieri del Nas e da tecnici dell’Asl. I militari hanno rinvenuto esequestrato alimenti privi di documentazione riguardante la provenienza del prodotto e hanno pertanto denunciato i tre titolari dell’attività, di origini cinesi, per violazione delle norme sulla tracciabilità. Inoltre è stata presa in consegna dai militari dell’Arma una riserva di cozze conservata in magazzino.
La denuncia ai danni dei tre ristoratori, per ora, non ha ufficialmente collegamenti diretti con la morte della Casella. Anche le irregolarità riscontrate in materia di conservazione dei cibi rimangono del tutto slegate al decesso della cantante. Per una qualsiasi relazione tra i due elementi è infatti necessario attendere sia il risultato dell’autopsia sul corpo della donna, che avverrà domani mattina, sia il risultato delle analisi sulle cozzesequestrate al ristorante.
Non a caso la Procura ha avviato una inchiesta contro ignoti e non vi sono iscritti al registro degli indagati. In altre parole, nel ristorante indicato dai parenti della Casella sono state effettivamente riscontrate irregolarità sulla conservazione del cibo, ma non è detto che siano quelle la causa della morte della 70enne.


Morte di Gianna Casella, il pm apre un fascicolo per omicidio colposo
Omicidio colposo. E' l'ipotesi di reato con cui il sostituto procuratore della Repubblica Emilio Pisante ha aperto un fascicolo d'indagine delegando gli accertamenti agli inverstigatori della polizia. Un fascicolo che per ora è contro ignoti, e quindi nessun avviso di garanzia è ancora stato emesso. Probabilmente si attendono gli esiti dell’autopsia che dovrebbe venire effettuata nelle prossime ore dal medico legale piacentino Novella D’Agostini. Nel frattempo non può ancora essere messo in relazione, perlomeno formalmente, il decesso all'eventuale condotta dei titolari del ristorante.


Il caso è ora sulla scrivania del pm Emilio Pisante della procura di Piacenza: indagherà sulla strana morte della cantante piacentina Gianna Casella, avvenuta lunedì all'alba al termine di due giorni di inferno; un inferno scatenatosi dopo un pranzo in un ristorante cittadino nel quale la nota artista dialettale aveva mangiato pesce crudo e per la precisione cozze. I parenti hanno spiegato i fatti agli inquirenti e vogliono vederci chiaro: il nesso tra il pranzo e la morte sembra evidente, tantopiù che la cantante - sostiene il figlio Marco - aveva di recente fatto degli esami medici ed era in buona salute. Morale, si indaga. Il pm ha quindi delegato gli accertamenti alla polizia e ha già disposto quello che probabilmente sarà il più importante dei punti di partenza di questa inchiesta ovvero l'esame autoptico sulla salma di Gianna Casella. Sarà il medico legale Novella D'Agostini a effettuarlo nelle prossime ore e già dai primi riscontri le idee su quel che è accaduto dovrebbero essere più chiare.


Clamoroso sviluppo nella morte della nota cantante piacentina Gianna Casella. Non sarebbe stato un semplice malore a uccidere lunedì all'alba l'artista bensì un'infezione fulminante provocata da un'intossicazione alimentare. La donna - che era in ottima salute fino a sabato sera - è uscita a cena con alcuni amici ed è andata a mangiare in un ristorante della città. Cena a base di pesce crudo, pare. Già sabato sera si è sentita male e domenica si è reso necessario il ricovero. Le sue condizioni sono precipitate nella notte e all'alba, purtroppo, è morta. Ora sono in corso accertamenti per far luce sull'episodio e la magistratura ha disposto l'autopsia.
Radiosound e la redazione di Piacenza24 si stringono intorno alla famiglia di Gianna Casella e porgono sentite condoglianze.
IL DOLORE E IL RICORDO DEL MARITO, FRANCO PEVERI: “Aveva fatto esami accurati 20 giorni fa, compreso al cuore e stava benissimo”. E’ stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno per il marito, Franco Peveri la morte diGianna Casella avvenuta alle 5 di questa notte a causa, pare, di un’intossicazione alimentare.
Intervistato ai microfoni di Radio Sound,  il compagno di una vita di quella che lui stesso chiama “una piacentinassa dal sass” ancora non crede di averla perduta.
“Sabato, verso le 13 siamo andati a mangiare in un ristorante gestito da cinesi a Piacenza. Eravamo in quattro. Io ho mangiato leggero, lei invece un piatto di cozze e forse ha allargato un po’ il tiro” ha spiegato Peveri. I primi sintomi, però, di quella che ad ora è stata descritta come un’intossicazione alimentare, sono nati verso le 17: “E’ andata in bagno, ha rimesso tutto e si è innescato il meccanismo, con un po’ di febbre, spossatezza. Ma credevamo fosse un’influenza”.
Poi il sabato il repentino peggioramento: “Torno a casa, non la trovo ma aveva lasciato un  biglietto: ‘Sono ricoverata al pronto soccorso’. Aveva chiamato la guardia medica”.
Dal suo ricovero al decesso non c’è stato neanche il tempo per pensare, da parte del marito e del figlio, Marco Peveri: “Tre, quattro ore di terapia d’urgenza e questa mattina è morta” ha confermato il compagno, che ha poi voluto sottolineare il danno avvenuto a causa del cibo, si pensa:“L’intossicazione ha inciso sui reni, il cuore, il pancreas e il fegato. Un disastro”.
http://www.piacenza24.eu/Attualit%C3%A0/44378-Gianna+Casella+uccisa+da+un'intossicazione+alimentare+dopo+una+cena+fuori.html

Nessun commento:

Posta un commento