giovedì 25 ottobre 2012

Salone Gusto: test Dna per smascherare frodi alimentari

(ANSA) - TORINO, 25 OTT - Utilizzare l'analisi del Dna per smascherare le frodi alimentari, un po' come avviene nelle indagini di medicina legale in ambito giudiziario. Una dimostrazione pratica di questa nuova frontiera in difesa dei consumatori e' stata proposta oggi, al Salone del Gusto - Terramadre, nello stand dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino, da Maria Caramelli, che ha sottolineato come ''chiunque, anche a casa propria, puo' estrarre il Dna dagli alimenti e vederlo a occhio nudo''.

Nel test dimostrativo e' stato estratto il Dna da una banana utilizzando come reagenti prodotti di impiego comune: il detersivo dei piatti ad esempio serve per sciogliere le membrane cellulari della frutta fatte di molecole ricche di grassi mentre il sale da cucina separa il Dna, oppure l'alcol 'rosa' denaturato fa precipitare il Dna che si puo' cosi' vedere a occhio nudo sotto forma di una massa gelatinosa.

Sempre alla kermesse di Slow Food, l'Istituto torinese il 29 ottobre fara' dimostrazioni col microscopio dei preparati istologici del muscolo di pesce, sia fresco che congelato. Una metodologia utile per verificare lo stato di conservazione del pesce e se quanto riportato in etichetta dai venditori corrisponda al vero, ma anche come test antiparassiti per sushi o crudi.(ANSA).

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