Un dispositivo con due elettrodi permetterà di identificare gli alimenti che contengono gliatina, la molecola del glutine
IPERSENSIBILE - La giuria del Premio ha «valorizzato i progetti indirizzati alla prevenzione dei problemi connessi a una malattia autoimmune che nel nord Europa colpisce una persona su 100 e per la quale si prevede la diagnosi di 5 milioni di casi nell’area mediterranea nei prossimi dieci anni». I sintomi includono diarrea, carenza di rifornimento di nutrienti come le vitamine, dolori intestinali e altri disturbi seri anche neurologici. Attualmente l’unico trattamento è la dieta senza glutine che permette il recupero e il mantenimento della funzionalità intestinale. L’immunosensore è costituito da due elettrodi e si basa sulla tecnica elettroscopica. La sua caratteristica è l’ipersensibilità. «Lo abbiamo sperimentato su alimenti contaminati con gliadina, presente nel grano — spiega Potente —. L’obiettivo è un oggetto miniaturizzato usa e getta. I sistemi oggi disponibili si limitano ad analisi di laboratorio che vengono compiute all’origine del prodotto», successivamente esposti al rischio di contaminazione incrociata. L’Associazione italiana celiaci segue con attenzione gli sviluppi della ricerca.
Questa è una bellissima notizia, conosco tante persone celiache che purtroppo non possono mangiare
RispondiEliminaspesso fuori proprio per il pericolo di contaminazioni.
Verissimo cio' che dici....
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