domenica 27 maggio 2012

Maxi truffa alimentare: grasso di bovino venduto come carne da macinato Sequestro alla Solacar di Agna: sigilli a 30 tonnellate di scarti alimentari. Martedì prossimo il processo




AGNA. Grasso di bovino per uso industriale venduto come carne per il settore alimentare: 30 tonnellate sequestrate, più altre 150 che si sospetta siano state vendute in questi ultimi anni. È quando scoperto dagli uomini della Guardia di finanza di Padova a fine 2010, quando sono entrati alla Solacar Srl di via Cimitero 12 ad Agna, azienda di proprietà di Giulio Francese, 64 anni, originario di Fiesso d’Artico ma ora residente a Chioggia. L’accusa è pesante: commercio di sostanze alimentari nocive (articolo 444 del codice penale). A Francese viene contestata anche un’evasione fiscale di circa un milione di euro. L’indagine è durata quasi due anni e martedì ci sarà la prima udienza del processo.
Gli uomini delle fiamme gialle sono arrivati alla Solacar di Agna battendo il filone investigativo della commercializzazione delle carni. Si sono presentati nell’azienda di via Cimitero insieme ai veterinari dell’Usl 17, riscontrando una situazione allarmante. Sul posto infatti sono state trovate 30 tonnellate di grasso bovino di “terza categoria”, quello che normalmente viene utilizzato per uso industriale. Era conservato in alcuni bancali all’interno di due celle frigorifere. Secondo quanto riscontrato dai militari l’azienda era pronta a commercializzarlo come macinato ad alcuni grossisti. Subito è scattato il sequestro, con le relative indagini per capire dove fosse destinata la merce. L’inchiesta infatti coinvolge anche altre procure in tutto il territorio nazionale, oltre ovviamente a quella di Padova.
Gli accertamenti fiscali condotti poi dal nucleo di polizia tributaria di Padova, con l’aiuto delle autorità sanitarie, hanno permesso di accertare un vorticoso giro di fatture false che serviva sia a coprire la provenienza illegale della carne, sia ad evadere il fisco.
Tuttavia non è la prima volta che la Solacar di Agna finisce nei guai per partite di carne avariata. A gennaio dello scorso anno infatti il Dipartimento di prevenzione del servizio veterinario dell’Usl 17 ha disposto il sequestro sanitario cautelare di una partita di trippa di bovino congelata nella casa di riposo di Monselice. Oltre a non essere confezionata nel modo regolamentare, si presentava con un aspetto decisamente “sospetto”. Il sequestro è stato poi convalidato con un’ordinanza dal sindaco Francesco Lunghi. La partita di trippa di bovino, tagliata e congelata, era composta da 16 vaschette del peso complessivo di 23,40 chilogrammi, confezionate il 27 agosto 2009 con data di scadenza 27 agosto 2012. Due gli appunti che hanno condotto al sequestro. Innanzitutto la ditta fornitrice, la Solacar srl, «non era autorizzata al sezionamento, porzionatura e confezionamento della trippa». Inoltre «due vaschette presentano alterazione di colore dovuto a cattiva conservazione»: cinque vaschette sono state prelevate come campioni per la richiesta di esame batteriologico. Le restanti 11 sono state poste sotto sequestro.
Ancora guai ad aprile 2009, quando i carabinieri del Nas di Padova sequestrarono oltre due tonnellate di carne congelata. La carne, congelata nel 2006 e nel 2007, aveva superato i due anni di conservazione previsti per legge. C’erano carrè di vitello, animelle di vitello, tronchetto di bovino, fesa di bovino, filetto di vitello, roastbeef e spalla: tutti alimenti pronti ad essere venduti ai grossisti.
http://www.liquida.it/preview/carabinieri-del-nas/19806872,19811028,19806872,19784733,19773346,19778867/?r=aHR0cDovL3d3dy5saXF1aWRhLml0L2NhcmFiaW5pZXJpLWRlbC1uYXMv

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