venerdì 11 maggio 2012

Il Canada 'scippa' il Prosciutto di Parma Corte Ottawa respinge ricorso Consorzio; Bruxelles, difenderemo Ig


BRUXELLES - Il Canada, dopo aver usurpato la denominazione del Prosciutto di Parma Dop, si appresta ora a 'scippare' anche il suo logo: la corona ducale con al centro il nome Parma. La Corte federale del Canada - indicano all'Ansa fonti comunitarie - ha infatti respinto il ricorso del Consorzio del Prosciutto di Parma aprendo la strada, alla societa' che detiene in Canada il marchio ''Parma'', ad appropriarsi anche del logo originale. Il Consorzio fara' opposizione. La Commissione Ue e' stata informata e segue il dossier. In Canada, la storia del 'Prosciutto di Parma Dop', e' la storia di un eccellenza Made in Italy il cui nome da diversi decenni e' stato 'usurpato' da una societa' canadese che ha registrato nel Paese il marchio 'Parma' e quindi puo' regolarmente commercializzarlo. La conseguenza e' che il vero 'Prosciutto di Parma' Dop non puo' essere venduto in Canada. Ma per essere comunque presente su quell'importante mercato, il prodotto italiano viene venduto con il nome 'Prosciutto originale'', e sugli scaffali dei negozi si trova acconto al 'Parma' canadese, senza poter portare il suo vero nome. Negli ultimi anni tuttavia, il Consorzio aveva realizzato un punto a suo favore ottenendo dalle autorita' canadesi il riconoscimento di 'autorita' pubblica' potendo cosi' impedire (via la sezione 9 della legge sui marchi) la registrazione della sua immagine: la corona ducale con al centro il nome Parma. La proprieta' del marchio 'Parma' e' attualmente della societa' canadese Maple Leaf Foods, la piu' grande industria alimentare del Paese, che non si accontenta piu' del nome, ma vuole anche il logo del prosciutto originale. Il contenzioso e' giunto davanti alla Corte federale a Ottawa che si e' pronunciata sostenendo - precisano le fonti - che ''effettivamente il Consorzio non puo' essere considerato secondo la legge canadese come un'autorita' pubblica'' e quindi perde il beneficio di godere della sezione 9 della legge sui marchi, che ha permesso fino ad oggi al Consorzio di bloccare la registrazione della propria immagine da parte di altri. Un consigliere del Consorzio contattato dall'Ansa, ha ricordato che quanto avviene in Canada ''e' contrario alle regole all'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto), dove vige il principio che tutti devono essere trattati sullo stesso piede di legalita'. Il Consorzio fara' opposizione''. "L'Unione europea è determinata - nel quadro delle trattative in corso tra Ue e Canada in vista di un accordo commerciale economico - a raccogliere le sfide, serie, a cui sono confrontate le indicazioni geografiche europee sul mercato canadese, di cui è un esempio il Prosciutto di Parma Dop". Lo afferma la Commissione europea interrogata dall'ANSA, commentando la decisione della Corte federale del Canada di non riconoscere più al Consorzio del Prosciutto di Parma la possibilità di bloccare la registrazione della propria immagine da parte di altre società. A questo si aggiunge il fatto che il nome "Parma" è da anni 'usurpato' da un marchio canadese regolarmente registrato nel Paese. La Commissione europea precisa poi che "nel contesto delle trattative in corso, i negoziatori europei si impegnano a raggiungere risultati positivi e, tra l'altro, a trovare soluzioni soddisfacenti per affrontare la situazione delle indicazioni geografiche europee rispetto ai marchi già registrati sul mercato canadese". Gli uffici della Commissione europea "sono stati informati e stanno seguendo il caso del Prosciutto di Parma Dop in Canada, ma per il momento - ricordano - non c'é un accordo tra Ue e Canada sulla protezione delle indicazioni geografiche alimentari".

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