sabato 28 aprile 2012

5 pasti al giorno regola d'oro, importanti merende Nutrizionisti, prezioso alleato per benessere ragazzi


Meno colesterolo, una glicemia più bassa, un minor rischio di malattie cardiovascolari e un minore peso corporeo. E' l'effetto benefico di chi consuma la propria dieta distribuita su 5 pasti. Se fondamentali sono i 'classici' colazione, pranzo e cena, altrettanto importanti, infatti, sono le due merende quotidiane. Sono i nutrizionisti Marcello Ticca, Andrea Ghiselli, Valeria Del Balzo, Amleto D'Amicis, consulenti del sito 'merendineitaliane.it', a spiegare perche' non vanno sottovalutate, ma vanno considerate un prezioso alleato per la salute ed il benessere dei ragazzi. ''La moderna dietoterapia - spiega Ticca - consiglia proprio di fare piccoli pasti frequenti per prevenire e combattere il diabete e vari disturbi cardiocircolatori, respiratori e digestivi. In parole più semplici possiamo dire che la medesima dieta, se consumata in 1 o 2 pasti al giorno, risulta più ingrassante e tendenzialmente più rischiosa che non quando viene consumata in un maggior numero di piccoli pasti". Del Balzo sottolinea l'effetto benefico dei due 'spuntini' per l'umore. ''Se distribuire i pasti nella giornata vuol dire imparare a mangiare bene fin da piccoli e significa aiutare sia i bimbi che tendono a mangiare troppo, sia quelli che hanno poco appetito, è anche vero a goderne è anche l'umore - commenta la nutrizionista dell'Università La Sapienza di Roma - ebbene sì, recenti studi hanno, infatti, provato che i carboidrati servono anche a tenere sotto controllo lo stress perché stimolano il cervello a produrre serotonina, ovvero 'l'ormone del buonumore' che aiuta anche a stabilizzare il nostro stato d'animo". Spesso, rilevano Ticca e Del Balzo, la merenda di meta' mattina viene trascurata. "E' molto importante in questo caso l'esempio dei genitori, che devono innanzitutto trasmettere le giuste abitudini alimentari ai proprio bambini a cominciare dal consumo di una prima colazione sufficiente - precisa Del Balzo - Se questo, nonostante gli sforzi, non accade, la merenda di metà mattina dovrà in qualche modo cercare di supplire a questa carenza altrimenti il bambino si troverà sprovvisto del necessario carburante per affrontare l'impegno scolastico". ''Lo spuntino di metà mattina, in genere - aggiunge il nutrizionista Marcello Ticca - non deve essere eccessivo per evitare di arrivare al pranzo con meno appetito, ma è utile per un miglior rendimento sia fisico che psichico nelle ultime ore della mattinata. Quello di metà pomeriggio è ancora più importante e deve servire per allontanare quella spasmodica ricerca di cibo quando si rientra a casa prima di cena o la voglia di un dolce la sera. Non dimentichiamo mai, comunque, che la quantità di nutrienti e di energia deve essere sempre proporzionata alla quantità di movimento che si compie. E oggi purtroppo bambini e ragazzi, oltre a dedicarsi raramente a quei giochi all'aperto che fanno lavorare i muscoli, camminano ben poco, anche perché nella maggior parte dei casi vengono accompagnati a scuola in auto e non tutti svolgono attività sportive integrative nelle ore libere". I nutrizionisti ricordano che le merendine di oggi sono adatte ai bambini sia come composizione nutrizionale che come porzione. ''In commercio - aggiunge Ghiselli, medico e ricercatore Inran - ci sono tantissime merendine che vanno dalle 100 alle 150 calorie, cioè meno delle merende tradizionali come pane e prosciutto, pane formaggio, pizza che superano facilmente le 200-250 calorie. In questo modo è possibile scegliere prodotti diversi in occasioni diverse. Per esempio, si potrebbe optare per una merendina più piccola e meno energetica durante la pausa scolastica o nel pomeriggio, qualora l ragazzo rimanesse a casa studiare. Mentre si potrebbe dare una merendina caloricamente più ricca - anche più ricca di zuccheri o di grassi - nel caso il bambino abbia bisogno di più energie perché impegnato in un'attività sportiva". Per il nutrizionista ed epidemiologo D'Amicis le merendine, nell'ambito dei consumi alimentari di metà mattina e metà pomeriggio, si collocano solo al sesto posto come scelta, precedute dai succhi di frutta, dalla frutta, dai panini imbottiti, dal latte e dai cracker. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/stilidivita/2012/04/13/visualizza_new.html_184518189.html

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