domenica 2 giugno 2013

Nuova Sars, due i nuovi casi a Firenze Nipotina di un anno e mezzo e collega del primo paziente

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ROMA -Sono due i nuovi casi di Sars confermati a Firenze: si tratta della nipotina di circa un anno e mezzo del primo paziente e di un suo collega di lavoro. Lo ha reso noto il ministero della Salute. ''Entrambi i pazienti sono ricoverati in isolamento presso strutture sanitarie di Firenze, al momento si presenta per entrambi un quadro non grave'', si legge nel comunicato del ministero che ''segue con attenzione la situazione, in contatto stretto con le autorita' sanitarie toscane''.

"E' fuori pericolo, sta bene, ha avuto un'evoluzione positiva molto rapida": queste invece le condizioni del 45enne giordano che vive a Firenze colpito per primi dalla Nuova Sars. Lo dice il professor Alessandro Bartoloni, infettivologo responsabile del reparto malattie infettive dell'azienda ospedaliera universitaria fiorentina, che lo ha in cura. L'uomo è rientrato dalla Giordania sabato su un volo Amman-Vienna-Bologna e già nel viaggio di ritorno accusava i primi sintomi. "E' rimasto a casa un giorno, poi è andato a lavorare per un giorno solo - ha spiegato l'infettivologo - e martedì si è rivolto all'ospedale". L'assessore toscano alla Salute Luigi Marroni ha sottolineato che il "sistema di sorveglianza è scattato in tempi rapidissimi" e ha aggiunto che "non c'é alcun allarme".

MINISTERO SALUTE, CONTAGIO DA STRETTO CONTATTO
Il nuovo Cononavirus si trasmette con 'stretto contatto' e per la prevenzione bastano le normali misure di igiene usate anche contro l'influenza: è il ministero della Salute a spiegarlo nella nota dove è stato confermato il primo caso in Italia. Il riconoscimento del caso è avvenuto seguendo le procedure indicate dalla Circolare che il Ministero della Salute ha diramato agli Assessorati alla Sanità delle Regioni e Province Autonome il 16 maggio scorso per aumentare il grado di attenzione nei confronti dei soggetti con febbre e sintomi respiratori importanti provenienti da aree geografiche in cui si sono verificati casi simili o che abbiano assistito un malato affetto dalla malattia, per sottoporli al test specifico.

"Si tratta di un virus - si legge nella nota - la cui trasmissione interumana sembra essere possibile quasi esclusivamente laddove si sono verificati contatti stretti e prolungati come per esempio nell'ambito di un nucleo familiare o in una corsia ospedaliera. Per quanto riguarda i viaggi internazionali e le rotte commerciali, l'Organizzazione Mondiale della Sanità non raccomanda test né altre restrizioni ai viaggiatori all'ingresso nei Paesi membri della Regione Europea". Il Ministero ha anche reso noto di monitorare attentamente la situazione in stretto raccordo con le autorità sanitarie della Regione Toscana. "Per la prevenzione delle infezioni respiratorie valgono le normali misure igieniche raccomandate per l'influenza (frequente lavaggio delle mani, coprirsi la bocca con un fazzoletto quando si starnutisce, etc.) e che informazioni in proposito sono reperibili sul sito del Ministero della Salute".
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