martedì 9 marzo 2021

Influenza aviaria: secondo l’Efsa il virus si espande in Europa. Più interessata la Francia

 

influenza aviariaUn recente rapporto sull’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) ha rilevato circa mille positività nei 25 Paesi UE e nel Regno Unito tra l’8 dicembre 2020 e il 23 febbraio 2021. Il 60% circa dei casi sono stati segnalati negli allevamenti di pollame, il resto in uccelli selvatici e uccelli in cattività. La maggior parte dei casi riguardano però le anatre francesi.

A causa della continua presenza di virus HPAI negli uccelli selvatici e nell’ambiente, c’è tuttora il rischio di un’ulteriore diffusione, principalmente nelle aree ad alta densità di pollame. In Russia sono stati segnalati nell’uomo sette casi di infezione da virus A(H5N8) HPAI, con sintomi lievi o nulli, tra gli addetti del settore. Il rischio di infezione umana legato al virus dell’influenza aviaria A(H5N8) rimane molto basso per la popolazione dell’UE, e basso anche per le persone esposte per motivi professionali. Il problema però non è da sottovalutare visto che c’è la possibilità che emergano nuovi ceppi con un maggiore potenziale e in grado di infettare gli esseri umani, ma a oggi non c’è evidenza di alcuna mutazione.

https://ilfattoalimentare.it/influenza-aviaria-efsa-europa.html

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