La ceramica è solo uno dei materiali coinvolti nel processo di aggiornamento: la legge europea attualmente in vigore risale al 1984 e limita come sostanze pericolose solo il piombo ed il cadmio. La nuova normativa estenderà probabilmente i divieti ad altri metalli pesanti e abbasserà di circa 100 volte (!) i limiti attualmente previsti per piombo e cadmio.
La discussione ha coinvolto anche altri materiali che attualmente non sono regolamentati a livello europeo come il vetro, per cui in Italia esiste già una legge in materia, e le superfici smaltate.
Ancora aperta la questione del BPA (bisfenolo): alcuni Stati europei hanno preso strade autnome, limitandone la presenza in diversi materiali a livello nazionale, mentre in Europa il divieto riguarda solo i biberon in policarbonato. È auspicabile pensare che vi saranno prese di posizione nette anche da parte della Commissione Europea visto che l'EFSA sta avviando nuovi ed approfonditi studi sul tema.
L'Italia, dopo l'ottimo lavoro legato al progetto CAST (Linee guida per l’applicazione del Regolamento 2023/2006/CE alla filiera di produzione dei materiali e oggetti destinati a venire in contatto con gli alimenti) sempre realizzato dall'ISS e tradotto in inglese perchè diventato un punto di riferimento in Europa, potrebbe diventare un “modello” per gli altri Stati dove gli imballaggi sono poco, o addirittura per nulla, normati.
Insieme alla Germania, l'Italia risulta essere il Paese “più sicuro” sotto il profilo legislativo: plastica, vetro, carta e cartoni, ceramica, acciaio e leghe, alluminio sono solo alcuni dei materiali per cui esistono Decreti Ministeriali (seppur datati in alcuni casi) che stabiliscono regole chiare.
Luca Foltran
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