Per capire quanto i piatti preparati in tv siano aderenti alle linee guida degli esperti e, soprattutto, a quelle dell'Organizzazione Mondiale della sanità e della UK Food Standards Agency (FSA), un gruppo di ricercatori della NHS Tees and Newcastle University ha analizzato il contenuto calorico e la composizione di 100 ricette, proposte da cinque famosissimi cuochi televisivi, molto popolari in Gran Bretagna. Oltre a ciò il gruppo ha esaminato100 confezioni di cibi pronti venduti dalle tre principali catene di supermercati inglesi, riscontrando un risultato abbastanza desolante, come scrive il British Medical Journal, nel numero di Natale.
L’ultimo aspetto da considerare riguarda le calorie, le preparazioni televisive hanno un quantitativo più che doppio (604 rispetto alle 293 dei pasti precucinati), più proteine (37,5 grammi contro i 27,9 in media a porzione), più grassi in generale (27,1 contro 17,2), più grassi saturi (9,2 contro 6,8) e meno fibre (3,3 grammi contro i 6,5 dei pasti pronti). Nessuna delle due categorie, comunque, appare soddisfacente.
Alle star della cucina che imperversano sul piccolo schermo, gli autori suggeriscono di proporre piatti più sani e, perché no, cucinati anche con gli avanzi. Quando poi - come accade quasi sempre - pubblicano libri di ricette, dovrebbero quantomeno indicare la composizione nutrizionale, dando così ai lettori un criterio di riferimento. Ma si potrebbe anche andare anche oltre: la proposta è regolamentare le ricette proposte in tv selezionando chiaramente piatti pronti studiati in collaborazione con esperti, con il giusto mix di componenti senza rinunciare al gusto.
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