Il gruppo agroalimentare francese, un colosso del settore presente in 120 paesi, è stato condannato a pagare una multa di 180mila euro per "pratiche commerciali scorrette", in particolare per "la comunicazione strutturata in modo estremamente scorretto".
È dal 2010 che gli spot Danaos, girati con una testimonial di notevole visibilità, l’attrice Stefania Sandrelli, bombardano i consumatori e soprattutto le mature consumatrici cui sono specificatamente destinati.
"In Italia, due donne su tre non consumano abbastanza calcio": così recita lo spot Danaos. Latte e formaggio? "A volte non basta… Da oggi c’è Danaos di Danone”. Un semplice yogurt? No, Danaos è "l’unico yogurt con il 50% del calcio quotidiano raccomandato e la vitamina D che ti aiutano a rinforzare le ossa".
Nelle telepromozioni e nel sito di Danaos si ritrovano gli stessi claim, convalidati da una generica e non meglio specificata collaborazione con gli esperti del Policlinico Gemelli di Roma.
Ebbene, questi messaggi sono stati giudicati ingannevoli dall’Antitrust, sotto quattro diversi profili.
Per questo motivo, l’Antitrust ritiene che "l’estrema enfasi posta sulla carenza di calcio, anche in termini numerici (2 donne su 3)" sia "ingannevole" e tale da "indurre in errore il consumatore medio, portandolo a ritenere che vi sia una acclarata carenza di calcio su ampia parte della popolazione” quando, invece, non è vero.
In effetti, per le donne over 60 l’apporto di calcio raccomandato è di 1200-1500 mg al giorno, non 800 mg come dichiarato dal messaggio pubblicitario; ne segue che un vasetto di Danaos non è affatto in grado di coprire il 50% del fabbisogno quotidiano di calcio.
Il consumo di Danaos, presentato come necessario per un corretto apporto di calcio, risulta del tutto inutile. Dagli studi scientifici emerge che la carenza di calcio è per alcune fasce di età solo di portata lieve o lievissima, e può essere tranquillamente colmata con una dieta varia ed equilibrata (“l’adeguata assunzione di calcio, come noto, può derivare da una pluralità di alimenti compresa la stessa acqua potabile”).
(…) L’istruttoria svolta, tuttavia, non ha dato evidenza alcuna in tal senso, ma ha fatto emergere la sussistenza di un mero accordo commerciale”.
In conclusione, dall’istruttoria dell’Antitrust emerge evidente la scorrettezza della pratica commerciale seguita da Danone per promuovere lo yogurt Danaos, “mediante l’utilizzo di indicazioni che inducono il consumatore in errore rispetto alla effettiva necessità di assumere il prodotto, sulle caratteristiche del prodotto stesso e sulla collaborazione promossa”.
L'istruttoria si chiude congiudizi finali duri e inequivocabili, resi ancora più netti dall’imposizione di una sanzione amministrativa. Speriamo che l'azienda proceda con celerità a eliminare spot e pagine pubblicitarie dai media, nel rispetto della sentenza dell'Antitrust e di tutti i consumatori.
La cronaca fa però registrare un comunicato in cui Danone si dice intenzionata a ricorrere contro la decisione. Vi terremo aggiornati.
Anissia Becerra
Foto: Danaosdanone.it, Photos.com
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