giovedì 30 maggio 2013

Tonno avariato, i consigli dell'esperto „ Tonni in deposito abusivo a Ballarò L'esperto: "Difficile riconoscere quelli avariati” Duecento chili di pesce sono stati scoperti in una casa diroccata dai Nas: erano pronti ad essere messi in commercio. I consigli di Paolo Giambrone: "Non presenta differenze all'odore o al gusto, meglio consumare il tonno il giorno stesso e acquistarlo dal pescivendolo di fiducia"

Il tonno sequestrato a Ballarò
Il tonno sequestrato a Ballarò
Ennesimo e ingente sequestro di tonno stamattina al mercato di Ballarò. I controlli a tappeto, che i Nas hanno effettuato con il supporto del Dipartimento di prevenzione dell'Asp, hanno portato al sequestro di 12 tonni rossi, per un peso totale di oltre 2 tonnellate. Sono stati scoperti in una cella frigorifera collocata all'interno di una casa diroccata, in pieno centro, e pare fossero pronti per essere messi in commercio. Più i circa 200 chili sequestrati dalle pescherie dello storico mercato. (GUARDA IL VIDEO)
In questi giorni almeno un centinaio di persone si sono dovute presentare nei pronto soccorso cittadini e, sebbene il numero dei casi potrebbe non sembrare allarmante, le grosse quantità di tonno rosso sequestrate determinano un'altra realtà. A chiarire molti punti della questione ai lettori di PalermoToday è Paolo Giambrone, presidente del Dipartimento di prevenzione veterinaria che ha partecipato in prima persona ai controlli di stamattina.
Dottore, come fa un "non esperto" a riconoscere quali pesci è bene non acquistare?
"Purtroppo solo le analisi di laboratorio possono dare dei risultati. La principale difficoltà che stiamo riscontrando è proprio questa, i tonni avariati non presentano differenze all'odore o al gusto".
Allora quali sono gli accorgimenti che devono adottare i cittadini?
"Consumare il tonno il giorno stesso dell'acquisto, da effettuare solo dal proprio pescivendolo di fiducia. Evitare assolutamente le tipiche bancarelle improvvisate dove i pesci si presentano in pessime condizioni igieniche. Anche queste possono determinare la formazione di istamina nel pescato".
Ma cos'è l'istamina, e perché è così pericolosa?
"L'istamina è uno dei mediatori chimici dell'infiammazione allergica, e viene prodotta durante il processo di decomposizione del pesce conservato male. Gli effetti derivanti dall'assunzione di istamina hanno proprio i caratteri di una reazione allergica improvvisa e violenta, i cui primi sintomi sono appunto prurito al volto, nausea e abbassamento di pressione. Le cure sono  a base di cortisone e antistaminici. Nel caso non si intervenga prontamente si può avere uno shock anafilattico, e la morte non è esclusa. Finora comunque è andata bene e negli ospedali è stato fatto un ottimo lavoro".
Perchè la città è invasa dal tonno avariato?
"I pescatori per legge non possono superare una certa quota di pescato settimanale. Per questo motivo alcuni vanno più al largo e lasciano in acqua il pesce che sfora la quota per quattro-cinque giorni, in alcuni casi tornano a prenderlo anche dopo una settimana. I pescivendoli lo sanno quando il pesce non è fresco, per questo è importante rivolgersi a uno onesto. E non sempre i prezzi alti sono una garanzia".
http://www.palermotoday.it/cronaca/sequestro-tonno-ballaro-29-maggio-2013.html

mercoledì 29 maggio 2013

Francia, morto uno dei pazienti affetti da nuova Sars Era stato ricoverato il 23 aprile scorso


E' morto uno dei due pazienti francesi affetti da Coronavirus, la nuova 'Sars'. Lo si e' appreso dal ministero della Salute francese.

''Il primo paziente e' morto'', ha annunciato la Direzione generale della Sanita'. Il primo malato di 'nuova Sars' era stato ricoverato il 23 aprile scorso a Valenciennes, nel nord, dopo essere rientrato da un soggiorno a Dubai. La sua contaminazione da Coronavirus era stata confermata il 7 maggio scorso.

''Il dispositivo di sorveglianza del governo resta attivo.

Non c'e' alcun motivo di rafforzarlo. Restiamo in allerta'', ha affermato il ministro francese della Salute, Marisol Touraine.

Oltre a questi due casi, ha aggiunto Touraine, ''non c'e' alcun nuovo caso identificato nel Paese''.
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Tonno in scatola ha i numeri per dieta equilibrata e leggera E' la proteina di origine animale più conveniente sul mercato, insieme a latte e uova


Sott’olio o al naturale, il tonno in conserva ha un ruolo fondamentale nell’ambito di un’alimentazione sana ed equilibrata. “Il valore energetico del tonno in scatola - afferma Pietro Antonio Migliaccio, nutrizionista e presidente della Sisa (Società Italiana di Scienza dell'Alimentazione) - dipende dalla quantità di olio che rimane dopo averlo sgocciolato, ed è pari a circa 190 calorie per 100 grammi. Quello in salamoia apporta invece 100 calorie per 100 grammi. Questo alimento fornisce proteine nobili, circa 25 grammi per 100 grammi, e pertanto assicura all’organismo tutti gli amminoacidi indispensabili per il ricambio dei tessuti e per la sintesi di sostanze proteiche come ormoni ed enzimi. Il suo apporto proteico è molto utile anche nell’età evolutiva per garantire il corretto accrescimento.”

“Il contenuto di lipidi (di grassi) proprio del tonno in scatola– prosegue Migliaccio - è importante per l’apporto di acidi grassi polinsaturi della serie omega 3 che hanno effetti benefici sull’organismo: determinano infatti una riduzione del Colesterolo totale ed un aumento del Colesterolo buono (HDL-Colesterolo). Regolano inoltre il processo di aggregazione piastrinica riducendo il rischio di trombi e di formazione di placche ateromasiche nelle arterie. Il tonno inoltre, come tutti i prodotti della pesca, è un alimento ricco di iodio: fornisce in media 50-100 µg di iodio per 100 grammi. Questo è un elemento importante per la sintesi degli ormoni tiroidei e pertanto per il corretto funzionamento della ghiandola tiroidea. E’ anche ricco di potassio e fosforo. Il potassio è un costituente delle membrane cellulari ed è fondamentale per la contrazione muscolare e per la trasmissione degli impulsi nervosi. Anche il fosforo fa parte delle membrane cellulari ed è un componente del tessuto osseo e del materiale genetico. Il tonno, infine, apporta vitamine del gruppo B importanti per innumerevoli funzioni biologiche e ferro elemento necessario per la sintesi dei globuli rossi. In una dieta equilibrata è auspicabile che il pesce venga consumano almeno tre o quattro volte alla settimana”
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domenica 26 maggio 2013

LA CINA IMPONE PESANTI DAZI AL VINO ITALIANO, L'ITALIA IMPORTA QUALSIASI SCHIFEZZA DALLA CINA SENZA BATTERE CIGLIO.


Milano - La spada di damocle dei dazi si abbatte sull'aumento record del 42 per cento nel primo bimestre delle esportazioni di vino italiano in Cina dove si e' registrato il piu' elevato tasso aumento del pianeta nei consumi che hanno raggiunto i 18 milioni di ettolitri, con il gigante asiatico che si classifica al quinto posto tra i maggiori paesi bevitori. E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione della conclusione di Cantine Aperte nel sottolineare che il boom del vino e' il frutto dell'aumento delle importazioni dell'8 per cento per un valore di 3,4 milioni di ettolitri nel 2012 ma soprattutto della produzione interna che la Cina ora intende tutelare con l'avvio di una indagine antidumping nei confronti del vino di provenienza europea che rappresenta il 58,7% del totale delle importazioni nei primi due mesi del 2013, secondo il China Security Journal.
La decisione - continua la Coldiretti - nascerebbe da una pressante richiesta dei produttori di vino cinesi che, attraverso la Chinese Alcoholic Drinks Association, lamentano che i vini europei arrivano in Cina a prezzi molto bassi tramite sussidi continentali, andando ad inficiare il mercato del prodotto interno. La mossa cinese - spiega la Coldiretti - e' considerata da molti una sorta di ritorsione nei confronti della decisione dell'Unione europea di indagare per misure antidumping, i produttori cinesi dei pannelli solari importati in Europa. Si tratta in ogni caso - afferma la Coldiretti - di un duro colpo per la produzione vitivinicola europea che e' costretta a fare i conti con consumi che sono cresciuti leggermente solo in Francia, sono stabili in Germania, Portogallo e Grecia mentre calano, oltre che in Italia, anche in Spagna di ben 60 milioni di litri in un anno. 
Gli italiani - rileva la Coldiretti - dicono addio ad un bicchiere di vino su quattro con il crollo record del 22 per cento in dieci anni dei consumi nazionali che sono scesi a minimo storico dall'Unita' d'Italia ad appena 22,6 milioni di ettolitri, rispetto ai 29 milioni di ettolitri bevuti negli Stati Uniti e ai 30,3 milioni di ettolitri della Francia che detiene il primato mondiale. E la situazione - continua la Coldiretti - del primo luglio, quando, se non interverranno modifiche, l'Imposta di valore aggiunto passera' dal 21 al 22 per cento su alcuni prodotti tra cui, appunto, il "nettare di bacco". A salvare il bilancio del settore - conclude la Coldiretti - sono le esportazioni con l'Italia che detiene il primato a livello mondiale e ha fatto segnare un aumento del 15 per cento nel primo bimestre del 2013 dopo aver fato segnare il record di 4,7 miliardi nel 2012.
Redazione Milano

giovedì 23 maggio 2013

Operazione dell’Antitrust contro decine di dimagranti “miracolosi”. Nella rete Gastrobioring, Bromelina, Aceto di sidro, Noce amazzonica…tra sette mesi la sentenza


cento sitoL’Antitrust ha dichiarato guerra alla vendita di prodotti e metodi dimagranti miracolosi, di antidolorifici improbabili e altre diavolerie vendute on line o attraverso call center e direct mailing. L’operazione è scaturita dalle  segnalazioni provenienti da cittadini, associazioni di consumatori, Nas e carabinieri, che hanno chiesto all’Autorità di intervenire.

La lista dei prodotti per i quali è stata avviata la procedura è molto lunga e comprende oltre 30 articoli (ArtroFlexill, Slim Aspargus, Wakame, Gastrobioring, Aceto di sidro, Bromelina, LhipiHeal, Goemon, Luna Slim, Ciblaction A37, CherrySlim, Accuslim, Af6 Super Slim, Aha Force 7, Braziol5, Caloslim Xs, Easy To Slim 5, Equibioslim, KillKilo, Kilo-Hunter, L.A. Looks Body Wrap, Slim Bool, Slim Effect 24h, Slim Patch, Slimadvance, Xtralight, Zactival, Slim Plus, Soludrena,  Xantoslim, Argan, Bleuet, Gel Organicsilicium 24h, Glucimol, Gotulitho, Long Life, Maitake, Mirtillo Blu, Noce Amazzonica). Tutti questi prodotti sono in commercio dal 2008 e potevano essere acquistati sul sitowww.centoshop.eu..( da pochi giorni il sito non è raggiungibile). Le società coinvolte sono otto: Xenalis Ltd, Cento Srl, New Service Media Srl, Puntoslim Srl, Bionature e Phito-Style, Royal  Marketing Management SA, Quadratum SA e Centum Spa,  alcune  con  la residenza in: Scozia, Austria e San Marino.

asparagus lipoRiassumere le promesse riportate nei siti on line e nella publicità sarebbe lungo. Vi proponiamo alcuni esempi illuminanti senza commento perchè basta leggere la descrizione dei prodotti per rendersi conto di quanto siano paradossali certe promesse. Il dimagrante Asparagus’Lipo promette di perdere “1Kg al giorno fino a 7 kg a settimana” e precisa  “Mangi senza contare e dimagrisci a  tutta velocità”. Il sito inoltre elenca21 promesse mantenute che suonano più o meno così: Elimina i chili di troppo in tempi record! Polverizza il grasso cattivo degli ammassi adipos. Elimina la cellulite (anche molto vecchia). Riequilibra le funzioni digestive e intestinali. Distende i tessuti. Ridisegna la forma dei glutei …..

gastrobioringIl sito www.gastrobioring.com promuove un trattamento dimagrante in compresse che si sostanzia in un “anello dimagrante virtuale che fa veramente dimagrire senza sforzo” nonché permette “un calo del colesterolo, tonificazione del fegato e un’attivazione della rigenerazione cellulare”. Il trattamento “funziona secondo lo stesso principio dell’anello gastrico chirurgico. I risultati ottenuti sono gli stessi, ossia perderà peso ed eviterà il trauma ed i pericoli legati ad un’operazione chirurgica… Con GASTROBIORING dimagrirà sin dal primo giorno, sin dal primo pasto. Il risultato medio è di 1 chilo al giorno, ossia 7 chili alla settimana”.

wakameNelle pagine del sito www.distruggigrassi.eu10  viene prospettata la possibilità di perdere numerosi chili “anche se mangi tutto il giorno ”. Nel sito si legge che “La Bromelina può essere efficace solo in compresse. Questo significa che la Bromelina dissolve obbligatoriamente l’eccesso di grasso e quindi fa perdere peso anche se si mangia troppo. Il dimagrante Aceto di Sidro è descritto come  “Questo elisir UNICO AL MONDO, fa dimagrire a volontà e a vista d’occhio, TUTTE le donne e gli uomini che sono in sovrappeso. Anche i più grossi obesi che non riescono a “sciogliere”, PERDONO grasso e cellulite ad una VELOCITA’ folgorante”.

aceto di sidro
Secondo l’Antitrust le campagne pubblicitarie, ponendo grande enfasi sullarapidità e consistenza del dimagrimento promesso nonché sulla facilità di conseguimento dello stesso, ottenibile “senza rinunce ”, promuovono i prodotti dimagranti in modo tale da farli percepire come rimedi in grado di risolvere un problema, quale è quello del sovrappeso, molto diffuso e sentito dai consumatori che ne sono affetti, i quali, proprio in ragione della situazione in cui versano, appaiono particolarmente vulnerabili e più facilmente “agganciabili”. La sentenza dovrebbe arrivare entro 7 mesi al massimo. Vi terremo aggiornati.
Roberto La Pira

Zucchero a base fruttosio usato in junk food da' dipendenza


(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Lo zucchero usato per dolcificare e modificare i cibi spazzatura e in generale tutti i prodotti confezionati (dai dolci agli snack, dai prodotti da forno alle bibite) da' dipendenza inducendo modifiche comportamentali, chimiche e neurali in tutto sovrapponibili a quelle degli individui tossicodipendenti.

Lo rivela uno studio su animali condotto da Francesco Leri della University of Guelph, secondo cui questo fenomeno della dipendenza spiega almeno in parte l'epidemia globale di obesita'.

Lo studio e' stato presentato al Meeting 2013 della Canadian Neuroscience Association. Leri ha osservato topolini dotati di una disponibilita' illimitata di cibo spazzatura e visto che alcuni di loro sono particolarmente vulnerabili allo sciroppo di fruttosio contenuto in detti cibi ed assumono le caratteristiche della dipendenza sia da un punto di vista comportamentale, sia chimico e neurologico. Secondo l'esperto non siamo tutti ugualmente vulnerabili a tale forma di dipendenza, cosi' come molti provano la cocainama non diventano dipendenti, anche per il cibo ci sono dei fattori di vulnerabilita' che potrebbero un giorno permettere di predire come ciascuno rispondera' al cibo spazzatura.(ANSA).
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mercoledì 8 maggio 2013

Francia: nuovo scandalo alimentare? Incriminato fegato d'oca


(ANSA) - PARIGI, 3 MAG - Dopo il caso della carne di cavallo nei piatti etichettati carne bovina, un nuovo scandalo alimentare rischia di colpire la Francia e questa volta una specialita' dell'alta gastronomia transalpina: il fegato d'oca.

Alla radio regionale France Bleu Gascogne, alcuni ex dipendenti del gruppo Euralis, il primo produttore al mondo di fegato d'oca, hanno denunciato i metodi irregolari usati dal produttore per ''ingozzare'' le anatre. Sostengono che Euralis faccia uso di farmaci antibiotici per ingrassare i volatili, una pratica vietata dalla normativa in vigore, e denunciano la presenza di animali malati negli allevamenti di Lescar (sud).

Alcune anatre, sostengono, presentano i sintomi dell'influenza, diarrea e raffreddamento degli occhi, altre sono affette da ''atrofia e anomalie anatomiche''. Secondo quanto riporta la radio del servizio pubblico francese, gli ex dipendenti di Euralis hanno sporto denuncia per truffa. Da parte sua, il produttore respinge le accuse e, in un comunicato, assicura che l'uso degli antibiotici ''e' occasionale'' e avviene solo con regolare ricetta medica. (ANSA).

sabato 4 maggio 2013

Sintomi dell’allergia al nichel e alimenti a rischio


Chi di noi non ha mai sentito parlare di allergia al nichel?
Il nome nichel deriva dalla parola svedese Nickel (diminuitivo di Nicolaus, con significato di persona da poco, folletto) e dal derivato tedesco Kupfernickel (“rame del diavolo”) nome dato dai minatori a questo elemento un tempo senza valore.
In effetti negli ultimi anni si riscontra un notevole aumento di casi e sembra che, al di là dell’allergia da contatto che è la situazione più nota, i cibi abbiano una loro importanza nel determinare l’insorgere di questo problema. Il nichel, come solfato, è presente in moltissimi alimenti tra i quali lenticchie, fagioli, cacao, nocciole, liquirizia per citare quelli che ne contengono una buona quantità; poi ci sono molte verdure e frutti come gliasparagi, spinaci, cipolle, funghi, kiwi, pomodoro che comunque ne contengono quantità significative.
L’intolleranza e l’allergia al nichel sono condizioni particolarmente spiacevoli perché, ahimè, questo metallo è presente un po’ dovunque, anche nell’acqua del rubinetto e negli alimenti industriali come merendine e pani di vario genere.
Ma come si fa a capire di essere allergici al nichel?
Prima cosa è il constatare la presenza di particolari sintomi che per l’intolleranza possono essere:
  • dermatiti e pruriti, anche da contatto, che si manifestano sul volto, sulle mani, sulle gambe;
  • afte o infiammazioni boccali e gengivali;
  • gonfiori addominali;
  • malessere generale diffuso;
  • senso di stanchezza e pesantezza;
  • senso di nausea;
  • mal di testa.
I sintomi, che si possono sviluppare nel tempo, sono determinati anche dalla quantità di nichel che l’organismo ingerisce o dalla quantità con cui viene a contatto.
Nel caso di allergia al metallo (sottolineiamo la differenza tra intolleranzaed allergia) invece i sintomi possono essere più o meno gli stessi ma più accentuati, soprattutto per quanto riguarda la dermatite da contatto; si possono avere anche dei casi di crisi respiratoria ed asma.
Se una persona soffre di questi sintomi può valere la pena di accertare con opportuni test la presunta allergia/intolleranza al nichel. E’ disponibile un test cutaneo, il patch test, che consiste nell’applicare al braccio un cerotto a rilascio lento e graduale di nichel, in cui la risposta si considera positiva se la cute sotto al cerotto si arrossa con presenza di vescicole pruriginose.
Nel caso di vera e propria allergia conclamata è necessaria l’astensione completa dal metallo, nel caso invece di intolleranza spesso con una dieta di eliminazione, cioè una dieta che evita tutti gli alimenti a più alto contenuto di nichel, e poi una dieta di rotazione dei cibi si giunge ad un netto miglioramento dei sintomi, soprattutto infiammatori ed intestinali.
Prima di vedere in dettaglio quali sono i cibi da evitare in caso di allergia, è bene precisare che le vivande andrebbero cucinate in pentole di vetro o acciaio inox, anche se su quest’ultimo materiale non tutte le fonti concordano (http://www3.interscience.wiley.com/journal/119617499/abstract?CRETRY=1&SRETRY=0).
Dicevamo gli alimenti da evitare:
  • tutti quelli in scatola;
  • asparagi, funghi, cipolle ,spinaci, pomodori, legumi, lattuga, carote;
  • farina integrale, farina di mais;
  • pere, prugne, uva passa;
  • nocciole, mandorle, arachidi;
  • tè, cacao;
  • margarina;
  • lievito chimico;
  • aringhe, ostriche.
I cibi che possono essere consumati in piccola quantità sono invece:
  • cavoli, cetrioli;
  • farina 00;
  • riso brillato;
  • caffè;
  • olio di oliva;
  • uova;
  • frutta (eccetto quella citata in precedenza).
Infine gli alimenti che possono essere consumati liberamente:
  • tutte le carni;
  • pesce (tranne quello scritto in precedenza);
  • latte e derivati;
  • patate.
E’ sempre opportuno precisare che chi soffre di dermatiti da contatto deve evitare di indossare indumenti o gioielli che contengono nichel ed in particolare attenzione alla bigiotteria, usare quella esente da nichel, ed attenzione ad evitare il contatto della pelle con le parti metalliche degli indumenti come cerniere, bottoni.
http://www.farmacoecura.it/malattie/allergia-nichel-sintomi-alimenti/

L'esercito delle lumache giganti che sta invadendo la Florida


Importate illegalmente negli anni '60 stanno ora tornando a diffondersi: mangiano piante, plastica, stucco e copertoni e sono anche pericolose per la salute. Ecco perché sono così diffuse e come si sta cercando di debellarle.

Le chiocciole giganti africane prediligono i luoghi umidi: i sottovasi delle piante, gli scarichi dei condizionatori, il terriccio. Le piogge che nelle prossime settimane interesseranno la Florida le staneranno dai loro rifugi. Foto Reuters. <a target="_blank" href="http://www.focus.it/ambiente/animali/un-esercito-bavoso-alla-conquista-della-florida_C9.aspx">Le foto delle chiocciole extralarge: guarda</a>
Le chiocciole giganti africane prediligono i luoghi umidi: i sottovasi delle piante, gli scarichi dei condizionatori, il terriccio. Le piogge che nelle prossime settimane interesseranno la Florida le staneranno dai loro rifugi. Foto Reuters. Le foto delle chiocciole extralarge: guarda

Sono grandi come ratti, hanno una fame incontenibile e ovunque vadano lasciano dietro di sé una lunga scia di bava. Scordatevi le chioccioline che vedete uscire allo scoperto nelle giornate di pioggia: le lumache che stanno disseminando il panico nel sud della Florida sembrano uscite direttamente da un B-movie degli anni '60 (guardale, se hai il coraggio, in questa viscidissima gallery)

Le chiocciole giganti africane (Achatina fulica) originarie dell'Africa orientale ma diffuse da tempo anche alle Hawaii, sono considerate una delle specie invasive più distruttive: nel loro menù figurano oltre 500 specie di piante, ma sono ghiotte anche di plastica, stucco (che usano come fonte di calcio per ricostruire il proprio guscio), copertoni e in generale di qualunque cosa verde si pari sul loro cammino.

Da settembre 2011, la data della loro ultima "invasione", ne sono state catturate 117 mila e si calcola se ne eliminino un migliaio alla settimana. Ciò nonostante, complice la fine del periodo dell'ibernazione e l'imminente stagione delle piogge, che in Florida inizierà tra 7 settimane, i residenti potrebbero incontrarne moltissime in strada, in giardino e persino in casa.

[In più: Sai come si forma il guscio delle chiocciole?]
Una lumaca "catturata" dal Dipartimento per l'Agricoltura della Florida. Foto Reuters. <a target="_blank" href="http://www.focus.it/ambiente/animali/un-esercito-bavoso-alla-conquista-della-florida_C9.aspx">Le foto delle chiocciole extralarge: guarda</a>
Una lumaca "catturata" dal Dipartimento per l'Agricoltura della Florida. Foto Reuters. Le foto delle chiocciole extralarge: guarda

Dalle Hawaii con furore

importarle illegalmente per la prima volta dalle Hawaii fu un giovane di Miami nel 1966. Il ragazzo, viste le dimensioni e la propensione dei molluschi all'interazione con l'uomo, voleva tenere i tre esemplari raccolti come animali domestici, ma la nonna li liberò in giardino, dando origine a una piaga per l'agricoltura che richiese 10 anni e un milione di dollari per essere estirpata. Il pericolo sembrava scampato, quando nel 2011 le autorità hanno assistito a una nuova diffusione.

Questi animali, che raggiungono i 21 centimetri di lunghezza (guarda) e sopravvivono anche 9 anni, si accoppiano in continuazione: dotati degli organi riproduttivi sia femminili che maschili, in un anno possono produrre anche 1200 uova. Alle Barbados, dove sono più diffuse, arrivano a forare con i loro gusci gli pneumatici delle auto e si trasformano in veri e propri proiettili quando vengono sparate in aria dalle lame rotanti dei tosaerba.

[In più: Aglio spray contro le lumache: leggi]

Voraci e contagiose

Oltre a costituire una minaccia per l'agricoltura i molluschi sarebberopericolosi anche per la salute: sono infatti portatrici di vermi nematodi parassiti dei ratti che entrando a contatto con l'uomo tramite il muco delle lumache, possono trasmettere gravi forme di meningite tropicale. Per questo le autorità hanno invitato chiunque a non toccare le chiocciole (anche se non tutti rispettano il divieto: guarda) e a disinfettare le superfici contagiate dalla loro bava.

Per debellarle si sta utilizzando un molluschicida a base di metaldeide. Le piogge imminenti dovrebbero stanare più facilmente le chiocciole ancora nascoste. Una strage di animali che si sarebbe potuta evitare se l'uomo non le avesse portate fuori dal loro habitat naturale: l'importazione di lumache negli Stati Uniti è illegale, così come quella di altri animali esotici come il pitone delle rocce birmano (Python bivittatus), che nello stato ha creato molti problemi lo scorso anno.

CIBI CONTAMINATI DAI METALLI PESANTI: ECCO L’ELENCO DELLE MARCHE DA EVITARE! Tratto da: CIBI CONTAMINATI DAI METALLI PESANTI: ECCO L’ELENCO DELLE MARCHE DA EVITARE! | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/04/24/cibi-contaminati-dai-metalli-pesanti-ecco-lelenco-delle-marche-da-evitare/#ixzz2SJUOBw74 - Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!


Uno studio ha dimostrato che vi sono prodotti alimentari, regolarmente venduti in Italia e nel mondo, contenenti particelle di metalli pesanti altamente cancerogene, provenienti dal fumo di termovalorizzatori, nome nobile per definire gli inceneritori dei rifiuti. Queste microparticelle vengono ritenute dai due scienziati di Modena più pericolose delle macroparticelle dei gas di scarico delle auto, perché entrano nel nostro sangue e si annidano negli organi rimanendovi per sempre, aumentando il rischio di un cancro. Gli scienziati hanno inviato alle aziende interessate i risultati delle loro analisi senza ricevere alcuna risposta.
ECCO LE MARCHE E I PRODOTTI RISULTATI POSITIVI ALLE ANALISI SULLA PRESENZA DI METALLIPESANTI
1. PANE PANEM
2. CORNETTO SANSON
3. BISCOTTO MARACHELLA SANSON
4. OMOGENEIZZATI PLASMON AL MANZO/ AL PROSCIUTTO E VITELLO
5. CACAO IN POLVERE LINDT
6. TORTELLINI FINI
7. HAMBURGER MC DONALD
8. MOZZARELLA GRANAROLO
9. CHEWINGUM DAYGUM PROTEX PERFETTI
10. INTEGRATORI FORMULA 1 E 2 HERBALIFE
11. PANDORO MOTTA
12. SALATINI TINY ROLD (USA)
13. BISCOTTI OFFELLE BISTEFANI
14. BISCOTTI GALLETTI/GRANETTI/MACINE/NASTRINE DE MULINO BIANCO BARILLA
15. BAULETTO COOP
16. PLUMCAKE
17. GIORLETTO BISCOTTI
18. BISCOTTI RINGO PAVESI
19. PANE CARASAU I GRANAI DI QUI SARDEGNA
20. PANE CIABATTA ESSELUNGA
21. PANE MORBIDO MULINO BIANCO BARILLA
22. PANE ANGELI CAMEO
Lo studio è stato condotto dal dott. Stefano Montanari e la moglie dott. Antonietta Gatti. Grillo pubblicò anche una lista di alimenti nei quali i ricercatori avevano rinvenuto nanoparticelle di metalli, invitando a non acquistarli. Quando furono pubblicati gli studi la società privata per cui lavoravano che possedeva il microscopio elettronico a loro disposizione, la nanodiagnostics, decise di trasferire il prezioso microscopio attraverso cui avevano fatto le analisi all’università di Modena. Grillo si fece promotore di una raccolta fondi per l’acquisto di un nuovo microscopio, più di 378.000 € furono raccolti. La raccolta fondi fu supportata da una onlus emiliana, l’associazione Carlo Bortolani, che divenne proprietaria del microscopio acquistato. Per motivi poco chiari poi l’associazione decise di donare il microscopio all’Università di Urbino.
Mi sorprendo che la lista è così corta! Infatti Montanari ha dichiarato che ha effettuato delle analisi a campione casuali prendendo dei prodotti dagli scaffali del supermercato. Qui si riportano le marche famose, e non, per esempio, le marche discount e importate.
Infatti i metalli pesanti sono dappertutto nell’aria, nell’acqua, nelle pentole (in alluminio, acciaio con nichel, etc) nei cibi e addirittura nei farmaci (ad esempio gli antiacidi contenenti idrossido di alluminio come il MAALOX), nei vaccini e nei cosmetici. Ogni giorno, ogni giorno accumuliamo e accumuliamo sempre di più metalli pesanti nel corpo che bloccano l´attività di numerosi complessi enzimatici, mentre l´eliminazione avviene solo in minima parte, per salivazione, traspirazione, allattamento (!!), ecc. I metalli si concentrano, danneggiandoli, in particolare in alcuni organi ( come cervello, fegato e reni) e nelle ossa, e sono spesso un fattore aggravante, quando non determinante, in numerose malattie croniche.
Se non avete idea di quanto i metalli pesanti siano un realtà che purtroppo ci tocca direttamente, sebbene non lo dicano in tv, allora potete effettuare il test del mineralogramma. Il mineralogramma fornisce un accurato identikit bio-chimico, poiché i capelli rappresentano un tessuto organico la cui composizione è praticamente identica a quella degli altri tessuti organici.
Per approfondire su in che modo assumiamo i metalli pesanti, gli effetti sul corpo, dove si accumulano nell’organismo e come rimuoverli leggi il dossier Metalli Pesanti.


Tratto da: CIBI CONTAMINATI DAI METALLI PESANTI: ECCO L’ELENCO DELLE MARCHE DA EVITARE! | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/04/24/cibi-contaminati-dai-metalli-pesanti-ecco-lelenco-delle-marche-da-evitare/#ixzz2SJUJBgik
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! 

le erbe Aromatiche


Le erbe Aromatiche

Nel 812, Carlo Magno, primo imperatore del Sacro Romano Impero, con un editto obbligò a coltivare l’erbe “salutari” che erano contenute in un elenco, in numero di 74.
La virtù degli aromi, oltre quella d’insaporire i cibi, è quella di aiutare la digestione, con un aumento nella produzione di saliva, con il favorire la produzione di succhi gastrici, con l’impedire fermentazioni intestinali.
Quando, nei secoli passati, il sale da cucina era una merce preziosa, le erbe aromatiche e le spezie avevano un grande ruolo nel campo gastronomico e non solo. Oggi che il sale è a disposizione in grande abbondanza, i sapori dati dalle erbe aromatiche e dalle spezie sono stati emarginati nell’alimentazione quotidiana. Sicuramente tutto ciò è un grave errore alimentare perché le erbe aromatiche fresche, oltre a procurare un piacere olfattivo apportano principi nutritivi, vitamine e minerali utili nella digestione e nel metabolismo cellulare. Le erbe aromatiche si chiamano così perché emanano aromi gradevoli e sono sostanze formate da olii essenziali che possono svolgere la loro massima azione di stimolazione olfattiva quando sono fresche.
Spezie ed erbe aromatiche hanno avuto una loro secolare storia di competizione gastronomica. Le erbe aromatiche sono indigene dell’area mediterranea italiana, mentre le spezie in epoca romana arrivavano dall’Africa, prima tramite carovane (fino alla costa libica) poi con le navi. Le spezie che per più di un millennio erano state segno distintivo della tavola ricca, amate e desiderate, a poco a poco scomparvero nell’Europa del XVI secolo. Le nuove scoperte geografiche permisero una grande disponibilità di spezie ma la grande pioggia di profumi e di sapori che investì la tavola rinascimentale provocò più tardi una stanchezza verso di loro, cosicché le élites, soprattutto in Francia, abbandonarono le spezie e le sostituirono con l’erba cipollina, lo scalogno e la maggiorana, cioè erbe povere e contadine.
L’uso delle erbe aromatiche ebbe una grande diffusione in Francia e in Italia, mentre nei paesi dell’est e del centro-nord (Germania, Olanda, Polonia, Russia) rimasero, e tutt’ora lo sono, maggiormente attaccate alle spezie.
Nella conservazione dei cibi, l’uso di particolari spezie, ha lo scopo, non solo di un’esigenza gustativa, ma anche d’impedire il proliferare della flora batterica; così il pepe nel salame, i chiodi di garofano e la cannella per non far irrancidire le mele e altre spezie come noce moscata, rafano, curcuma, zenzero, rosmarino, aglio, salvia, timo, maggiorana, senape che hanno proprietà antibatteriche. L’olio di senape era un tempo usato, nella conservazione del vino per impedire lo sviluppo di muffe.
Ogni cucina propone le sue erbe aromatiche e quella italiana ne presenta un’ampia scelta.
Aneto
ANETO Anethum graveolens (Fam.Ombrellifere)
stimola l’appetito – favorisce la digestione – antifermentativo.
Somigliante al Finocchio, è adatto nelle marinate, nella salsa per i pesci e polverizzato nelle
insalate.
Anice Stellato
ANICE Pimpinella anisum (Fam.Ombrellifere)
stimola l’appetito – favorisce la digestione – antifermentativo.
Si usano i semi per aromatizzare gli arrosti e i dolci.
Basilico
BASILICO  Ocimum basilicum (Fam. Lamiaceae)
digestivo antispasmodico – si conserva con il 40% di sale e olio extra vergine di oliva.
si abbina con minestre – mozzarelle – carni – sughi – insalate – pomodori.
E’ bene aggiungerlo alla fine cottura in modo da non far evaporare gli oli essenziale ed ottenere un gusto migliore.
Borragine
BORRAGINE  Borrago officinalis (Fam Borraginaceae)
ricco di potassio e calcio, tonico del sistema nervoso, diuretico, depuratore del sangue e sudorifero.
adatto a preparare ripieni e frittelle.
Cannella
CANNELLA Cinnamomum zeylanicum (Fam.Lauraceae)
E’ la corteccia arrotolata del relativo albero  proprio di Ceylon (la più apprezzata) ma anche di Giava, Seychelles e Cina.
aromatizzante – agisce contro la stanchezza – stimolante la circolazione, la digestione e il sistema immunitario, vermifuga
antisettica, emostatica, antispamodica.
E’ adatta per dolci ma anche per carni tipo l’agnello.
Capperi
CAPPERO  Capparis spinosa (Fam. Capparidaceae)
stimola l’appetito – si conserva sotto sale o aceto.
si abbina con carne – pesci lessati – salse – frittate – pizze.
Coriandolo
CORIANDOLO  Coriandrum sativum (Fam. Apiaceae)
Originario dell’Europa meridionale e del Medio Oriente.
stomachico – carminativo – stimolante – antifermentativo, eupeptico.
si abbina con cavoli, crauti, legumi, pesce, agnello maiale, nelle mele al forno.
Dragoncello
DRAGONCELLO  Artemisia dracunculus (Fam. Compositae)
stomachico – digestivo.
si usa per insaporire insalate, salse e per aromatizzare l’aceto (gr.150 di foglie fresche a macero per 30 giorni in aceto di vino). Può insaporire minestre, piatti a base di pesce, carne, pollo.
Si usa secco negli arrosti e sulle carni alla griglia.
Erba Cipollina
ERBA CIPOLLINA  Allium schoenoprasum (Fam Liliaceae)
depurativo e diuretico – adatto per chi non tollera l’aglio.
si abbina con insalate – minestre – sughi e patate lesse.

Finocchio
FINOCCHIO  Foeniculum officinalis (Fam Apiaceae)
stimola l’appetito – favorisce la digestione – antifermentativo.
si abbina con pasta con le sarde – porchetta e tutte le carni grasse.
Ginepro
GINEPRO  Juniperus communis (Fam Cupressaceae)
aromatico – digestivo – tonico – disinfettante di stomaco e vescica – diuretico – antireumatico.
si abbina con selvaggina – porchetta – cacciagione – arrosti – lessi – spiedini.
Le bacche devono essere schiacciate ed usate con moderazione essendo molto aromatico, ma non vanno mangiate.
Issopo
ISSOPO  Hyssopus officinalis (Fam Lamiaceae)
stimola l’appetito.
si abbina con minestre – ragù – insalate.
Alloro
LAURO o ALLORO  Laurus nobilis (Fam Lauraceae)
aromatizzante, aperitivo, antispasmodico.
si abbina con sughi – brodi di carne e pesce – conserve in olio e aceto – marinate.
Da non confondere con il Lauceraso molto tossico.
Levistico
LEVISTICO  Levisticum officinalis (Fam Apiaceae)
carminativo, digestivo.
Il sapore ricorda quello del sedano.
Si abbina con minestroni – verdura – sughi – aromatizzante di formaggi.
Menta
MENTA Mentha (Fam Lamiaceae)
molte sono le varietà. Le più pregiate sono la piperita, l’acquatica, la spicata.
da non usare è il pulegium. Stimola la secrezione gastrica, digestiva, antitossica.
utile per la preparazione di bevande dissetanti.
Origano
ORIGANO          Origanum vulgare    (Fam Lamiaceae)
Maggiorana
MAGGIORANA Origanum majorana (Fam Lamiaceae)
Più forte il primo, più pepata la seconda. Stimolanti la digestione, antispasmodici, antifermentativi, tonico-digestivi, favoriscono il sonno e combatte i disturbi gastro-intestinali.
si abbinano con tutte le carni e i pesci – formaggi freschi – pizze – fagioli lessati – melanzane – intingoli – ripieni – carni in umido.
Melissa
MELISSA  Melissa officinalis (Fam Lamiaceae)
Stimola la digestione.
si abbina con tutte le insalate – zuppe – marinate.
Adatta per preparare bevande con menta e succo d’arancio. Ha il profumo del limone.
Noce Moscata
NOCE MOSCATA  Myristica fragrans (Fam Myristicaceae)
Stimola la digestione, blocca le fermentazioni intestinali.
si abbina con ricotta e spinaci, si usa nei ripieni di ravioli e tortellini, per aromatizzare dolci, per preparare punch e nel vin brulé.
Paprika
PAPRIKASi ottiene macinando i semi essiccati del peperoncino ed è prodotta per lo più in Ungheria.
                                                                                            
Peperoncino
PEPERONCINO Capsimum annum (fam.    Solanaceae)
Stimolante  gastrico, diuretico, antifermentativo intestinali, ricco di vitamina C.
Per il suo potere antifermentativo è adatto con tutte le carni specialmente nei mesi caldi. I peperoncini si presentano in moltissime varietà, tutte commestibili e piccanti.

Pepe
PEPEDiuretico, stimolante la produzione di succhi gastrici.
Pianta tipica delle zone tropicali dell’Asia e dell’America, di Giava e Ceylon. Il pepe è il frutto essiccato, una bacca, di una pianta simile alla vite.
Il pepe bianco si ottiene eliminando la buccia scura del frutto prima dell’essiccazione. La varietà rossa è il frutto di un arbusto del Sud America.
Rosmarino
ROSMARINO Rosmarinus officinalis (Fam Lamiaceae)
digestivo, stimola il fegato.
si abbina con crostacei – pesci – carni – arrosti – sughi – pizzaiole – carni alla griglia. Non si conserva in quanto l’olio essenziale sublima con facilità.
Salvia
SALVIA  Salvia officinalis (Fam Lamiaceae)
aromatica, eccita la secrezione gastrica, protegge il fegato, balsamica e stimolante.
si abbina con pesce – brodi – fegato – frittelle.
Santoreggia
SANTOREGGIA Satureia hortensis e Satureia montana (Fam Lamiaceae)
digestivo – depurativo – balsamico – antisettico – stimolante
Aiuta la digestione della carne e degli alimenti contenenti fecola.
E’ usata per condire fave, fagioli e lenticchie (le leguminose in genere) correggendone la
caratteristica della loro “ventosità”.
E’ adatta per le carni di agnello, selvaggina e per la preparazioni di vari intingoli.
Scalogno
SCALOGNO  Allium ascalonicum (Fam Liliaceae)
diuretico e depurativo. In cucina è preferibile alla cipolla.
si abbina con insalate – minestre – sughi e patate lesse.
Senape
SENAPEErba aromatica. Esiste nella varietà bianca e nera. La salsa è preparata con i semi polverizzati e con l’aggiunta di aceto, pepe, cannella e farina.
Timo
TIMO  Thymus vulgaris e Thymus serpyllum (Fam Lamiaceae)
digestivo – depurativo – balsamico – antisettico – stimolante
si abbina con carne, cacciagione e pesce.
Vaniglia
VANIGLIAPianta rampicante del Messico. Si utilizzano i semi essiccati che hanno forma di bastoncelli.
Zafferano
ZAFFERANO Crocus sativus L. (Fam. Iridaceae)
combatte l’anoressia e la dispepsia.
contiene crocosio, acrocina che è l’unico carotenoide idrosolubile, è quindi una delle maggiori fonti di vitamina A, ha anche un alto contenuto in vitamine B1 e B2.
si abbina con zuppe vegetali e risotti.
Zenzero
ZENZERO  Zingiber officinalis (Fam. Zingiberaceae)
stomachico – carminativo – stimolante – tonico – antisettico.
ha un alto contenuto in vitamina C.
si abbina con con carne e cacciagione e pesce, crostacei e per preparare dolci secchi.
Si usa per aromatizzare bevande (ginger), salse (curry).
Altre spezie da ricordare sono:
Curry
Curry miscela di varia composizione. Gli ingredienti fondamentali sono: peperoncino, coriandolo, cumino, senape, pepe, fieno greco, zenzero, curcuma.
Cumino
Cumino agevola la digestione
Curcuma
Curcuma ha elevate proprietà antiossidanti, riduce quindi i radicali liberi.
Fieno greco
Fieno greco diuretico, ricostituente, contiene vitamina B3.
Sesamo
Sesamo diuretico, favorisce la digestione dei glucidi, contiene le vitamine B1, B2, B3, B6, E.
Fabio Tira