martedì 31 luglio 2012

Procura Torino indaga su 123 casi di Sla tra agricoltori Diagnosticati nel 2011. Ipotesi il contatto con i pesticidi



TORINO - Gli agricoltori si ammalano di sclerosi laterale amiotrofica come e più dei calciatori a causa del contatto continuo con i pesticidi. Al momento è un'ipotesi sulla quale sta lavorando la Procura di Torino, la stessa che ha in esame i casi di Sla tra i calciatori. Un'ipotesi che spiegherebbe il meccanismo per cui l'incidenza della terribile malattia, che annulla tutti i movimenti muscolari compresi quelli della parola e della respirazione fino a portare inesorabilmente alla morte, sia così alta tra coloro che sono a contatto con l'erba dei campi di calcio.

Per il momento ci sono due certezze. La prima, che risale all'inizio dello scorso decennio, è che la Sla colpisce i calciatori 24 volte di più rispetto alle altre persone. I casi mortali accertati tra ex professionisti o dilettanti di lungo corso sono circa 50. La seconda, che invece è emersa negli ultimi giorni, è che nel solo Piemonte, nel 2011, sono stati censiti 123 agricoltori che sono stati dimessi dagli ospedali con la diagnosi della terribile patologia. Se confermata dal prossimo ampliamento - temporale e spaziale - dello studio, l'incidenza sarebbe quindi addirittura superiore a quella riscontrata tra i calciatori.

Secondo il pubblico ministero torinese Raffaele Guariniello, che oggi come allora coordina le indagini in un fascicolo di atti relativi (quindi al momento senza ipotesi di reato né indagati), la correlazione tra le due professioni sarebbero i pesticidi usati nei campi agricoli e in quelli sportivi per salvaguardare le colture e i tappeti verdi. Secondo i consulenti del magistrato, si tratta di andare più a fondo nello studio, per esempio cercando di capire in quale settore dell'agricoltura abbiano operato coloro che si sono ammalati e, tra le altre categorie di persone che hanno contratto la patologia, se vi siano persone che abbiano fatto i contadini in passato. Poi si tratterà di capire quali siano i prodotti che vengono utilizzati nei settori agricoli dove si registrerà la maggiore incidenza, sempre che ne emergano.

Tra gli ex calciatori rimasti vittime della Sla vi sono l'ex capitano del Genoa, Gianluca Signorini, scomparso nel 2002 all'età di 42 anni, l'ex capitano dell'Avellino, Adriano Lombardi, morto nel 2007 a 62 anni, e l'ex commissario tecnico della nazionale Fulvio Bernardini, morto nel 1984 a 79 anni. Tra coloro che stanno combattendo contro il morbo c'é Stefano Borgonovo, ex attaccante di Como, Milan e Fiorentina, che ha 46 anni.
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domenica 29 luglio 2012

Tonno Riomare-Nostromo nel mirino Antitrust Acquisto da multinazionale Bolton della italiana Calvo



Tonno in scatola nel mirino dell'Antitrust. L'autorità ha avviato un'istruttoria sul controllo congiunto della società Calvo (Nostromo) da parte della multinazionale Bolton (Rio mare, Palmera) nell'ipotesi che possa avere effetti restrittivi della concorrenza con relativo rischio di un aumento dei prezzi dei prodotti. Secondo l'Antitrust, l'operazione potrebbe creare infatti una posizione dominante in grado di ridurre o eliminare la concorrenza nei mercati della produzione e commercializzazione di conserve a base di tonno e salmone. Nel settore, la multinazionale Bolton è presente con i marchi Rio Mare, Palmera e Alco e detiene una quota pari al 35-40% del mercato, a fronte del 10-15% in mano alla Calvo, che commercializza in Italia il tonno con il marchio Nostromo. Nel comparto del salmone le quote di mercato di Bolton e Calvo sono pari, rispettivamente, al 75-80% e fino al 5%. "L'operazione - dice l'autorità garante della concorrenza e del mercato - potrebbe comportare un aumento dei prezzi del tonno e del salmone nei diversi canali commerciali e un rafforzamento della posizione di Bolton come interlocutore della Gdo, con conseguente restrizione degli spazi commerciali a disposizione della concorrenza". L'istruttoria, si concluderà entro i prossimi 45 giorni.
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Ogm: ministero Salute, presenza alimenti al di sotto limiti Relazione 2011, rispettata etichettatura


(ANSA) - MILANO, 27 LUG - La presenza di ogm negli alimenti in Italia e' al di sotto della soglia prevista dalla normativa europea e i prodotti alimentari rispettano i requisiti d'etichettatura previsti dalla legge, assicurando una corretta informazione al consumatore. E' quanto emerge dalla Relazione relativa al Piano nazionale ogm del 2011 del ministero della Salute.

Si riscontrano ancora delle inefficienze nella trasmissione e validazione delle informazioni, che non sempre avvengono nei tempi e nei modi previsti, ma dai dati relativi al territorio emerge una ''valutazione positiva, sia dal punto di vista della numerosita' dei campionamenti che di percentuale di non conformita'''. Complessivamente i campioni elaborati nel 2011 sono stati 894 (il numero dei campionamenti e' fatto sulla base di indicazioni comunitarie e di calcoli statistici che consentono di evidenziare se esiste un problema circa gli ogm) mostrando un incremento rispetto alle previsioni dei controlli del Piano nazionale. Non e' stata rilevata alcuna non conformita' circa le disposizioni di etichettatura per gli ogm autorizzati sul territorio. Poche invece le informazioni sull'attivita' ispettiva fatta nelle imprese alimentari, inviate solo da tre Regioni. Circa l'importazione nel 2011 i campionamenti effettuati dagli Uffici di sanita' marittima aerea e di frontiera del Ministero della Salute sono stati 41, meno rispetto al numero stabilito per gli Uffici dal Piano nazionale e rispetto all'anno precedente. E questo perche', spiega il Ministero, l'anno scorso c'e' stato un minor numero di allerta comunitari oltre a difficolta' dei laboratori d'analisi nel fare ricerche cosi' specializzate. Nei campioni prelevati in questa fase e' stata riscontrata una maggiore percentuale di positivita' rispetto a quelle sul territorio: cio' conferma, secondo il Ministero, che ''l'importazione rimane un punto fondamentale nella catena dei controlli ufficiali''. (ANSA).
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venerdì 27 luglio 2012

Aromi per gelati scaduti da anni,maxi sequestro Coldiretti, avrebbero potuto essere dannosi salute consumatori


(ANSA) - REGGIO EMILIA, 26 LUG - Aromi per fare i gelati scaduti da tre anni. I carabinieri dei Nas di Parma se li sono trovati davanti durante un controllo in una nota azienda di Reggio Emilia. Ne hanno sequestrate circa sei tonnellate, per un valore di 30mila euro, contestando al titolare dell'azienda sanzioni per diverse migliaia di euro.

L'azienda commercializza i suoi prodotti nella grande distribuzione. I carabinieri hanno scoperto violazioni alle norme comunitarie che regolano il controllo della produzione e la sicurezza degli aromi, che vengono comunemente utilizzati per produrre i gelati. Dai controlli all'azienda sono emerse anche violazioni alle norme nazionali.

L'aspetto piu' preoccupante, tuttavia, era il cattivo stato di conservazione degli aromi, scaduti da tre anni e quindi non piu' utilizzabili per la regolare produzione di gelati.

Un controllo che si e', peraltro, inserito nel periodo di punta del consumo dei gelati in Italia: secondo la Coldiretti, nel 2012, gli italiani spenderanno in gelati 2,5 miliardi. Le materie prime e gli aromi sequestrati a Reggio Emilia, secondo una nota dell'associazione agricola, ''avrebbero potuto provocare danni alla salute dei consumatori in una stagione estiva particolarmente calda. Il pregio di un buon gelato - secondo la Coldiretti - e' quello di essere un alimento fatto con materie prime e aromi naturali e che la sola aggiunta di aromi di sintesi, effettuata spesso per correggerne difetti o per incrementarne il gusto, molto spesso allontana dalla naturalita'''.

La Federconsumatori, secondo il presidente Rosario Trefiletti, ha applaudito l'operazione dei Nas, ricordando che ''vicende di questo tipo mettono in serio pericolo la salute pubblica e l'incolumita' dei cittadini. Le norme vigenti sono ancora troppo blande e non prevedendo la detenzione e il ritiro delle autorizzazioni per i colpevoli, non costituiscono un vero deterrente''. Negli ultimi giorni numerose sono state, nella zona, gli interventi dei Nas per la sicurezza alimentare: sempre nel Reggiano i militari hanno sequestrato in un caseificio 700 forme di formaggio irregolare, circa 30 tonnellate, per un valore di 200 mila euro: il titolare non e' stato in grado di garantire la rintracciabilita' della materia prima utilizzata ne' di produrre i certificati delle analisi sul latte. Nei giorni scorsi, invece, i Nas di Cremona sequestrarono oltre duemila prosciutti perche' provenienti da maiali nutriti con rifiuti speciali, cioe' scarti dell'industria alimentare. (ANSA).
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mercoledì 25 luglio 2012

Salute:uova migliori di 30 anni fa, meno colesterolo C'e anche piu' vitamina d




(ANSA)- ROMA, 19 LUG- L'uovo non piu' "nemico giurato" per gli alti livelli di colesterolo e i grassi saturi, ma alleato soprattutto a colazione perche' da' energia e prezioso dispensatore di vitamina d. E' quanto emerge da uno studio commissionato dal Ministero della Salute inglese all'Istituto per la ricerca sul cibo, che ha aggiornato le conoscenze che si avevano su questo alimento e che risalivano a trent'anni fa. Le uova in sostanza, spiegano gli esperti, rispetto a trent'anni fa sarebbero migliorate in termini nutrizionali e di benefici per l'organismo: in media conterrebbero il 25 per cento in meno, 177 microgrammi di colesterolo rispetto ai 202 precedentemente riscontrati e meno calorie, mediamente 66 rispetto alle originarie 78. C' e' poi un'aggiunta importante: la maggiore presenza della vitamina d, che protegge le ossa (1,6 microgrammi rispetto allo 0,9 precedente). Secondo gli studiosi i cambiamenti sarebbero dovuti a una diversa alimentazione delle galline, prima nutrite con un misto di grano e cereali piuttosto che con derivati di origine animale. (ANSA).
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martedì 24 luglio 2012

Arriva terapia del gelato, per ogni stato d'animo un gusto Psicologi e nutrizionisti danno consigli su scelte di benessere


(ANSA) - ROMA, 22 LUG - Contro malinconia e stress, arriva la terapia del gelato. Secondo il 73% dei 100 psicologi, esperti di benessere psicofisico e nutrizionisti, intervistati in uno studio promosso da Antica Gelateria del Corso, il gelato offre dei benefici soprattutto psicologici: gustarsi un buon gelato trasmette piacere psicofisico (31%), fa tornare all'infanzia (27%), emoziona (24%). E nella scelta dei gusti va tenuto conto che cioccolato e bacio possono aiutare chi e' giu' di morale; i colorati amarena, pistacchio e gusti esotici sembrano ideali per chi vuole rilassarsi; gelato al caffe' o tiramisu' per chi vuole ricaricarsi, e panna per godere di un effetto consolatorio dopo una giornata particolarmente agitata.

Gia' diversi studi internazionali hanno dimostrato i benefici terapeutici del gelato. I neuroscienziati dell'Institute of Psychiatry di Londra hanno provato che mangiare il gelato da al cervello lo stesso piacere di quando si ascolta la propria musica preferita. Secondo gli esperti, il gelato e' consigliato in particolare agli over 40 (39%) che vi trovano una deliziosa ricompensa che li appaga delle loro fatiche quotidiane, oltre che ai teenager (27%) che trovano nel gelato una dolce 'coccola' nei momenti di crisi sentimentali. Proprio la componente emotiva porta gli esperti a consigliare il gelato anche agli adulti nostalgici della spensieratezza e della liberta' della loro infanzia (30%).

Il gelato, afferma Francesca Sacca', Psicologa e psicoterapeuta, ''permette ad una fascia media d'eta' di tornare all'infanzia''.

Anche la scelta del formato e' influenzata dallo stato d'animo. Secondo gli esperti chi preferisce il gelato in coppetta vuol dire che in quel momento vuole ritagliarsi una attimo di relax tutto per sé (41%) e quindi concedersi un po' di riposo dallo stress quotidiano, il cono e' invece scelto da chi cerca condivisione (36%), evasione (32%) e conferme negli altri (25%); infine lo stecco e' indicato a chi e' abituato a vivere forti emozioni (45%) e non ha tempo da perdere (38%), prediligendo un piacere da gustare velocemente.(ANSA).

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CINA: PENA DI MORTE PER FRODI ALIMENTARI

28 maggio 2011: la Corte Suprema del Popolo cinese ha dato istruzione ai tribunali di emettere condanne a morte nei casi di frodi alimentari che causano decessi. “I crimini relativi alla sicurezza alimentare che causano decessi o altre gravi conseguenze devono essere puniti con la morte in accordo con la legge”, si legge nella nota. 
La Corte Suprema chiede inoltre condanne più severe per chi produce alimenti contaminati e per gli ispettori riconosciuti colpevoli di omissione di doveri d’ufficio. (Fonti: Mysinchew.com, 28/05/2011)

lunedì 23 luglio 2012

Maiali nutriti con rifiuti:San Daniele-Parma,nessun pericolo Consorzi prosciutto, prodotti Dop rispettano severi requisiti

(ANSA) - ROMA, 20 LUG - Nessun pericolo per la salute dei consumatori e nessuna possibilità che prodotti che non rispondono ai severi requisiti vengano messi in commercio con il marchio Dop. Cosi' i Consorzi del Prosciutto di San Daniele e del Prosciutto di Parma, con un comunicato congiunto, intendono fare chiarezza dopo il sequestro di 2.300 prosciutti Dop e la denuncia dell'allevatore mantovano accusato di nutrire i propri suini con scarti alimentari.

''L'operazione delle forze dell'ordine - osservano i due Consorzi - testimonia la funzionalità del rigido sistema di controllo che regola la qualità delle Dop. Un sistema che sottopone ad accertamenti frequenti gli allevatori scelti per conferire le cosce ai prosciuttifici aderenti ai Consorzi''.

I Consorzi parlano di ''allarme ancora più ingiustificato dal fatto che i maiali sono stati nutriti non con rifiuti tossici, ma con scarti alimentari. Dalle prime indagini sembra trattarsi di residui di lavorazione di pasta e pane, ritagli di carne e conserve. Tutti i maiali dell'allevamento - precisano - sono risultati sani e del resto questo tipo di alimentazione non comporta residui di nessun tipo nella carne. Se, effettuate le debite analisi, questa risulterà edibile, potrà essere messa in vendita, ovviamente senza marchio Dop''.

''Questa operazione - spiega Vladimir Dukcevich, presidente del Consorzio del Prosciutto di San Daniele - dimostra soprattutto la funzionalità del controllo sulla filiera. Anzi, per prima cosa desideriamo ringraziare proprio chi ha contribuito a portare alla luce il modo di operare dell'allevamento''.

Dello stesso tenore il commento di Paolo Tanara, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma. ''Ci preme rassicurare tutti i nostri consumatori - afferma - sulle indubbie qualità e garanzie del nostro prodotto e sottolineare che i suini del circuito del Prosciutto di Parma hanno un'alimentazione rigidamente regolata dal relativo disciplinare di produzione''.

(ANSA).

venerdì 20 luglio 2012

Sanita': in Ue ancora anabolizzanti negli animali Il tema affrontato dall'Istituto Zooprofilattico a Torino


(ANSA) - TORINO, 19 LUG - Pur essendo vietati nei paesi della Ue, i trattamenti con anabolizzanti vengono ancora riscontrati in circa lo 0,2% di capi di bestiame: ad accertarlo i sequestri effettuati dagli organi di vigilanza. E' questo soltanto uno dei temi al centro del Convegno su ''Sicurezza alimentare e sanita' animale'' dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle D'Aosta, in programma per domani a Torino.

Per identificare le adulterazioni, l'Istituto Zooprofilattico ha messo a punto un metodo basato sull'analisi istologica di alcuni tessuti come quelli mammari, del timo, della prostata.

''In Italia il metodo e' riconosciuto dal Ministero - spiega Maria Caramelli, direttore dell'Istituto - ma fino a quando non sara' recepito a livello europeo non potra' portare al sequestro dei capi''. Lo studio sui trattamenti anabolizzanti negli animali di interesse zootecnico, come i vitelli da carne, e' fra i nove progetti di ricerca conclusi nel 2011 e finanziati dal Ministero della Salute. (ANSA).
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martedì 17 luglio 2012

Salute: Iss, italiani mangiano troppo salato Consumi doppi rispetto a dosi raccomandate da Oms




  - ROMA - Agli italiani piace mangiare troppo salato. Il consumo medio giornaliero tra la popolazione adulta e' infatti di 10,9 grammi per gli uomini e 8,6 g per le donne, quando invece la media raccomandata dall'Organizzazione mondiale della sanita' e' di 5 grammi di sale al giorno. E' quanto emerge dai risultati preliminari del progetto Minisal-Gircsi, raccolti in 15 Regioni italiane su 1519 uomini e 1450 donne tra i 35 e i 79 anni, pubblicato dall'Istituto superiore di sanita'. Il progetto Minisal-Gircsi, parte del programma nazionale Guadagnare salute, e' coordinato dal dipartimento di Medicina clinica e sperimentale della facolta' di Medicina e chirurgia dell'Universita' Federico II di Napoli, l'Iss', l'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran), l'Universita' Cattolica di Campobasso, la Fondazione per l'ipertensione arteriosa, la Clinica pediatrica dell'Universita' di Foggia e il Gircsi (Gruppo di lavoro intersocietario per la riduzione del consumo di sale in Italia).

Dall'analisi dell'escrezione di sodio nelle urine e' cosi' emerso che solo il 4% degli uomini e il 13% delle donne sono entro i livelli raccomandati. Per il potassio, buon indicatore del consumo di frutta e verdura, risulta un livello di escrezione urinaria pari a 4,6 g/24h per gli uomini e 4,1 g/24h per le donne, contro i 7,4 g al giorno raccomandati dal Food and Nutrition Board, Institute of Medicine. L'escrezione di potassio risulta a livelli desiderati solo per il 4% degli uomini e il 2% delle donne. Per quanto riguarda il sodio, c'e' una forte differenza tra nord e sud, con valori minori al Nord e maggiori al Sud.

Fenomeno in linea, secondo lo studio, con la distribuzione riscontrata dell'obesita' e dell'inattivita' fisica, e con i risultati di numerosi Paesi industrializzati. Diversi Stati hanno avviato programmi di riduzione del consumo di sale, tra cui l'Italia, con un accordo tra il ministero della Salute e l'Associazione della panificazione artigianale e industriale per la riduzione del 15% in 4 anni del contenuto di sale nel pane.
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lunedì 16 luglio 2012

Ecco i piatti più costosi del mondo



Un hot-dog a 100 dollari. Che cosa aveva di speciale? È stato bagnato in un cognac pregiato invecchiato che costa 2 mila dollari a bottiglia (Louis XIII)


Kebab a 835 euro per il piatto creato dallo chef Andy Bates: "agnello, latte, champagne". Uno spuntino economico?
Set di panini a 25 euro o per risparmiare a Nuova Delhi costa poco più di 7 euro.


95 mila euro per un po' di aringhe: si può fare, no?


Un vino bianco di 200 anni: il costo? 75 mila sterline (circa 85 mila euro). Chateau d'Yquem del 1811è risultato essere il vino bianco più costoso del mondo.


Il tonno battuto a 565 mila euro a Tokyo, pesava269 kg.



Un whiskey un po' caro? Dalle 100 mila sterline in su per il Dalmore invecchiato di 64 anni.


Sushi servito nell'oro? Costa solo 174 mila euro.


venerdì 13 luglio 2012

Salute: corpo umano evita disidratazione durante sonno


(ANSA) - MILANO, 12 LUG - Il sonno e' il mezzo piu' importante per consentire all'organismo di rigenerarsi. E il corpo umano ha degli speciali meccanismi che gli permettono di evitare la disidratazione durante la notte, dato che si passano in media otto ore senza bere una sola goccia d'acqua. A raccontarlo e' la newsletter online InaBottle.it, che cita alcuni studi scientifici sul tema.

''Recentemente - si legge nella newsletter - alcuni scienziati della McGill University di Montreal hanno descritto i cambiamenti messi in atto dal nostro corpo per evitare di disidratarsi nelle ore notturne. I ricercatori rilevano anche che mentre durante il giorno rimediamo bevendo, di notte si verifica una maggiore ritenzione idrica per cui e' opportuno tenere sempre sotto controllo l'apporto di acqua fornito all'organismo''. Nello studio, pubblicato su Nature Neuroscience, ''i ricercatori hanno studiato i meccanismi che regolano la vasopressina, un ormone antidiuretico che controlla la ritenzione dei liquidi nell'organismo: grazie alla formazione di urine piu' concentrate essa determina il recupero dei fluidi nel corpo''.

Un altro studio scientifico, pubblicato sul Behavioral Medicine Journal, spiega invece come sia ''importantissimo idratarsi correttamente prima di andare a letto perche' cio' agevola notevolmente i processi digestivi conciliando il sonno.

Gli studiosi consigliano di tenere sotto controllo le proprie abitudine legate al cibo e all'idratazione pre-notturne annotando tutto su un 'diario del sonno' che verifichi i risultati conseguiti col passare del tempo''. Altrettanto importante e' non ingerire liquidi in quantita' eccessive, tali da doversi alzare interrompendo il riposo notturno e pregiudicandone la ripresa: ''In questo modo l'organismo puo' mantenere un stato di benessere costante che consente di dormire serenamente e di trovare al mattino la giusta concentrazione per la giornata''. (ANSA).
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Addio alla dieta mediterranea, con crisi meno cibi sani Fra famiglie a basso reddito scende consumo olio e verdure



Tempi di crisi, tagli sul cibo. Le famiglie a basso-medio reddito (fino a 25.000 euro) consumano meno olio di oliva e verdure, cereali e yogurt. Comprano margarina e carni in scatola perche' costano meno. Il 68% di chi guadagna 40.000 euro l'anno invece aderisce di piu' ai principi della dieta mediterranea e consuma piu' pesce, frutta, legumi e carni bianche. "Le famiglie italiane a basso reddito hanno un tasso obesita' al 36%, quelle ad alto reddito al 20%. La dieta mediterranea e' in via di estinzione" spiega Marialaura Bonaccio dei laboratori della Fondazione "Giovanni Paolo II" dell'università Cattolica del Sacro Cuore di Campobasso a capo di uno studio svolto su 13.262 italiani.

giovedì 12 luglio 2012

La cannabis, efficace contro colesterolo e diabete?


l cannabidiolo e la tetraidrocannabivarina (Thcv) contenuti nella cannabisriducono l'appetito e controllano la sensibilità del grasso corporeo all'insulina, aumentando la quantità di energie bruciate dall'organismo. Sono questi i risultati preliminari ottenuti da un gruppo di scienziati che stanno conducendo studi clinici sull'effetto dei principi della cannabis su individui affetti da sindrome metabolica, una particolare condizione in cui la presenza contemporanea di diabete, ipertensione e obesità aumenta fortemente il rischio di malattie cardiovascolari.

I primi indizi di questi effetti sono stati ottenuti in una serie di studi coordinati da Mike Cawthorne dell'Università di Buckingham (Regno Unito). Le analisi hanno dimostrato che queste due molecole aiutano a trattare ildiabete di tipo 2 e a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e di grasso negli organi, fegato incluso. In particolare, THCV e cannabidiolo aumentano il metabolismo degli animali. Inoltre il THCV aumenta la sensibilità all'azione dell'insulina e protegge le cellule che la producono, permettendo loro di lavorare meglio e più a lungo.

Sulla base di questi risultati incoraggianti, i ricercatori hanno iniziato gli studi sull'uomo. Le piante utilizzate nella sperimentazione, coltivate in speciali serre nel sud dell'Inghilterra, sono state ottenute tramite opportuni incroci, grazie ai quali i ricercatori hanno ottenuto varietà in grado di produrre diverse quantità di cannabinoidi, molecole già utilizzate per mettere a punto farmaci che potrebbero essere utilizzati per il trattamento della sclerosi multipla e dell'epilessia. In effetti, anche in Italia l'uso della cannabis è già stato approvato per trattare il dolore. I primi risultati dei nuovi studi sono attesi entro la fine di quest'anno.

Dimagrire con la saliva di lucertola?



Eloderma sospetto. Il nome del lucertolone leopardato è un programma per i più dubbiosi. Davvero, come afferma uno studio svedese, nella saliva di questo rettile tozzo, anche chiamato mostro di Gila per il suo aspetto terrificante, è nascosta una molecola in grado di far dimagrire? Sembrerebbe proprio di sì. Negli Stati Uniti, infatti, spopola un preparato farmaceutico a base di Exendin-4, un peptide isolato negli umori secreti dalle ghiandole salivari dell’eloderma.Farmacia-natura: la fotogalleryL’effetto collaterale di questa sostanza è, infatti, di inibire lo stimolo delle fame e del bere. A testare l'efficacia è uno studio dell'Universita' di Goteborg in Svezia pubblicato sul Journal of Neuroscience. In realtà la “lucertola di Tex Willer”, la cui fama si deve alla presenza in tanti film western, essendo una presenza tipica dei deserti del Nord America, è da tempo finita sotto la lente degli scienziati. Merito del veleno. La lucertolona-western lo custodisce in fondo alla bocca, in un dente cavo. I ricercatori di un colosso farmaceutico americano si sono messi all`opera e ne hanno già elaboratouna versione sintetica per farne un farmaco per il diabete. La lucertola è infatti anche velenosa, ma troppo lenta per essere una vera minaccia per l’uomo.

Alimentare: Nas Bologna sequestra 2 tonnellate germogli soia irregolari



(ASCA) - Bologna, 12 lug - I Carabinieri del NAS di Bologna, nell'ambito delle attivita' di controllo svolte nel settore della c.d. 'alimentazione etnica', hanno recentemente concluso un'operazione, impedendo l'immissione in commercio di alimenti vegetali di provenienza ignota e potenzialmente pericolosi per la salute.

Sulla base di informazioni acquisite dall'Ufficio Settore Salute del Comune di Bologna, i Carabinieri del Nucleo felsineo, in collaborazione con l'Arma Territoriale, hanno infatti individuato, al piano terra di un condominio, un laboratorio abusivo di produzione di germogli di soia, prodotto tipico dell'alimentazione cinese. La struttura, di circa 250 mq, e' risultata essere costituita da locali fatiscenti, notevolmente sporchi, umidi e privi di luce naturale, dove erano state allestite una serra, utilizzata per la coltivazione di germogli di soia ad uso alimentare, una cella frigorifera per lo stoccaggio del prodotto pronto per la distribuzione, peraltro custodito in sacchetti di polietilene non per alimenti (del tipo utilizzato per la spesa), ed un ambiente dove veniva conservata la materia prima, costituita da semi di soia di origine cinese e canadese. L'attivita', condotta da cittadini cinesi, e' risultata priva di qualsivoglia autorizzazione o notifica alla competente Autorita' Sanitaria e sconosciuta anche al fisco.

L'intervento dei militari del NAS e dell'Arma territoriale, che ha bloccato un'imminente spedizione di prodotto, ha consentito di porre sotto sequestro sanitario circa 2,2 tonnellate tra semi e soia germogliata nelle varie fasi di sviluppo, pronta per il consumo. Il prodotto, privo di rintracciabilita' e di ignota provenienza, era destinato a negozi e a ristoranti etnici, presso i quali veniva trasportato senza alcuna documentazione fiscale di vendita ed utilizzando mezzi privati inidonei allo specifico scopo.

Su proposta del NAS di Bologna, il competente ufficio comunale ha emesso un'ordinanza che dispone l'immediata sospensione dell'attivita' illecita, lo smantellamento della serra e la distruzione dei prodotti sementieri e alimentari sequestrati. Al titolare dell'attivita' sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per un ammontare di 3.000 euro.

com-dab/

Piramide Alimentare


Mangiare bene significa sentirsi meglio.

Da sempre si è riconosciuta l'esistenza di un legame tra ciò che si mangia e lo stato di salute o lo svilupparsi di alcuni disturbi. Un'alimentazione sana è quella che fornisce, tramite gli alimenti assunti quotidianamente, la quantità di nutrienti che corrisponde al proprio fabbisogno.

La nostra alimentazione è importante per contribuire alla nostra salute: una maggiore attenzione non solo alla quantità ma anche alla qualità dei nostri piatti è fondamentale per essere sempre in forma.

Per seguire delle buone abitudini alimentari è necessario variare i cibi, anche all'interno della stessa categoria.
In realtà, non esistono alimenti proibiti. Mangiare poco, ma di tutto, è la prima regola di una corretta alimentazione. L'ideale sarebbe consumare 4/5 pasti al giorno: tre principali, ossia colazione, pranzo e cena, più due merende per i bambini e uno o due spuntini per gli adulti.
Distribuire e distanziare bene gli appuntamenti alimentari nell'arco della giornata è importante per una vita dinamica, senza "buchi" nello stomaco, né cali di energia.


La Piramide Alimentare è una guida qualitativa che, oltre a fornirci un'idea diquali cibi privilegiare nella nostra dieta, è utile perchè costruita in modo da visualizzare l'importanza di ognuno dei diversi gruppi alimentari, classificati in funzione delle loro caratteristiche nutrizionaliPer mangiare in maniera equilibrata, sarà sufficiente scegliere ogni giorno tra gli alimenti dei vari gruppi proposti dalla Piramide, favorendo quelli alla sua base e variandoli il più possibile.

La nostra dieta deve essere costituita soprattutto da alimenti di origine vegetale: oltre alla frutta e alla verdura di stagione, ricche di vitamine, i cereali (presenti anche nel pane, nella pasta e nella pizza) e i legumi sono importantifonti di energia per l'organismo.

Salendo nella Piramide, sono collocati i cibi con un elevato contenuto di proteine: la carne e il pesce, ma anche il latte e i suoi derivati (come il formaggio), che apportano il calcio, fondamentale per il benessere dell'apparato scheletrico e per contrastare l'osteoporosi.

Ancora più in alto, troviamo gli alimenti ricchi di grassi buoni necessari per la salute del nostro corpo ma da consumare in quantità limitata.

In cima, sono situati i cibi che dovremmo concederci solo occasionalmente, soprattutto se abbiamo qualche chilo di troppo da smaltire: i dolci.

Inoltre, considerando che un'elevata percentuale del nostro corpo è costituita da acqua, non stupisce che la Piramide Alimentare suggerisca di bere in abbondanza.


Ora formaggi naturalmente arricchiti,per cuore e anti tumore A base di caglio vegetale, apprezzati da vegetariani e musulmani




ROMA - Arrivano i formaggi naturalmente arricchiti, e quelli a base di caglio vegetale, apprezzati sia dai vegetariani che dai musulmani. Queste innovative specialita' casearie sono state messe a punto dal Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA) - unità di Ricerca per la Zootecnia Estensiva di Bella (Potenza) e sono stati presentati all'interno del progetto NOVOROD che ha la finalità di innovaziore tutta la filiera lattiero-casearia bovina, contribuendone ad aumentare la competitivita'. I ricercatori Salvatore Claps e Lucia Sepe del CRA-ZOE sono impegnati nella ricerca di sistemi di allevamento meno intensivi e finalizzati a una "zootecnia da formaggio" in cui si valorizza l'animale e in particolare la razza Bruna e la Pezzata Rossa e alimenti come i foraggi e concentrati semplici in grado di arricchire naturalmente il formaggio di nutrienti importanti per l'alimentazione umana. In particolare, precisa Claps, ''i semi di lino sono in grado di aumentare il contenuto di acido linoleico coniugato (Cla), noto per le sue proprietà di prevenzione antitumorale, mentre la sansa di olive vergine denocciolata ha aumentato nei formaggi il contenuto in omega-3 e bilanciato meglio il rapporto tra omega-6 / omega-3 portandolo a un valore di 5,5 pressoché ideale''.

Il CRA-ZOE, annuncia poi Lucia Sepe, ha messo a punto un coagulante vegetale alternativo all'uso della pasta filante nella produzione dei prodotti caseari. "Questo risultato - continua Sepe - comporta che attraverso il caglio si fa innovazione della produzione casearia, poiché le caratteristiche dei formaggi prodotti sono differenti rispetto a quelli ottenuti da altri coagulanti, ed inoltre, per una fascia sempre più vasta di consumatori (vegetariani, musulmani, etc.) si apre la prospettiva di offrire dei prodotti che non siano in contrasto con i loro principi etici o religiosi''.
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mercoledì 11 luglio 2012

Produttori, insalate pronte sicure, nessun allarme Intervenga ministero Salute, urge decreto


(ANSA) - ROMA, 10 LUG - La messa sul banco degli imputati delle insalate in busta 'pronte per l'uso', in notizie pubblicate sul web e dal periodico Il salvagente che raccomanda di ''lavarle accuratamente prima del consumo'' e' ''un ennesimo caso di ingiustificato allarmismo mediatico''. Lo afferma, in una nota, Ambrogio De Ponti, presidente di Unaproa, l'Unione nazionale che rappresenta oltre l'80% delle Organizzazioni di produttori in Italia interessate alla coltivazione e confezionamento delle insalate pronte per l'uso. Le notizie alle quali i produttori fanno riferimento riguardano un'indagine dell'universita' di Torino che, nel vuoto normativo italiano, ha trovato su 100 buste un 40% di campioni fuori limite rispetto ai valori microbiologici secondo la normativa vigente in Francia.

Alla luce di un allarme che ''rischia di mettere in difficoltà un settore che registra trend di consumo e di gradimento in costante crescita'' De Ponti chiede al ministero della Salute un urgente intervento chiarificatore sull'argomento ''a tutela dei produttori e dei consumatori". Urge inoltre, continua il presidente Unaproa, il decreto applicativo della legge n. 77/2011 promulgata proprio per disciplinare il comparto della cosiddetta quarta gamma in tutte le sue fasi produttive". Da oltre un anno sono tre i ministeri impegnati a fornire le disposizioni per la preparazione, il confezionamento e la distribuzione di queste produzioni, ovvero il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, il Ministero della salute e il Ministero dello sviluppo economico. La legge n. 77 del 13 maggio 2011, sottolinea infine Unaproa, e' ''il risultato di un lungo lavoro che ha visto impegnata tutta la filiera produttiva ed è stato fortemente voluto proprio dal mondo della produzione organizzata per sgombrare il campo da qualsiasi interpretazione sui parametri chimico-fisici e igienico sanitari del ciclo produttivo, del confezionamento, della conservazione e della distribuzione, prevedendo tra l'altro l'obbligo di riportare queste informazioni sulle confezioni a tutela del consumatore''.
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martedì 10 luglio 2012

Salute: pochi sanno di essere intolleranti al lattosio Indagine di azienda Science Park Trieste che ha elaborato test


(ANSA) - TRIESTE, 9 LUG - Se tanti sono predisposti all' intolleranza del lattosio (zucchero contenuto nel latte), molti di piu' sono coloro che non sanno di essere gia' intolleranti, perche' i sintomi sono cosi' variabili da non far sospettare un' intolleranza. Lo sostiene una ricerca compiuta dalla G&Life, azienda dei settori nutrigenetica e genetica applicata alla nutrizione, dell'Area Science Park, che ha elaborato un test per riscontrare l'intolleranza al lattosio,il g-lacto (www.genex.me) kit con l'occorrente per prelevare un campione di saliva da spedire poi ai laboratori G&life dove viene analizzato. Dai campioni esaminati risulta che ''il 60% dei soggetti analizzati e' risultato predisposto all'intolleranza mentre il 75% di coloro che sono predisposti non sanno di esserlo: i sintomi sono cosi' variabili che non sono spesso sufficienti a far sospettare un'intolleranza''.

L'intolleranza al lattosio e' dovuta al deficit di produzione delle cellule intestinali del duodeno della lattasi. Per il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, l'intolleranza al lattosio e' molto diffusa in Asia e in alcune regioni dell'America. In Europa, e' piu' frequente nelle aree mediterranee, tra cui l'Italia, meno nei Paesi nordici. I piu' recenti studi scientifici dicono che la causa di questo fenomeno vada ricercata nella genetica, poiche' la digeribilita' del lattosio e' il risultato di una mutazione nel gene della lattasi. (ANSA).
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Con afa aumenta insonnia;riso,miele amici di Morfeo Per dormire bene attenti a cibi salati e scatolame,ok bere molto

(ANSA) - ROMA, 9 LUG - Con l'arrivo di Minosse, terzo anticlone africano, l'afa record durante la notte sta tenendo svegli circa dodici milioni di italiani. ''Per battere il grande caldo e garantirsi notti piu' tranquille e' importante non sbagliare l'alimentazione'' afferma la Coldiretti che, in aiuto ai tanti che soffrono di insonnia, ha stilato un vademecum degli alimenti utili per conciliare un buon sonno e di quelli da evitare, soprattutto la sera, come cioccolato, cacao, caffè e the per la presenza della caffeina, oltre ai superalcolici che inducono un sonno poco ristoratore, con risveglio all'alba. A cena, sottolinea Coldiretti, e' fondamentale evitare cibi con sodio in eccesso. Vanno percio' banditi alimenti con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza, ma anche patatine in sacchetto, salatini e piatti nei quali e' stato utilizzato dado da cucina. Anche gli alimenti in scatola, cosi' in voga quando la consorte o i genitori sono fuori casa, sarebbero da limitare per l'eccesso di sodio e di conservanti.

Esistono invece cibi - evidenzia la Coldiretti - che aiutano a crollare tra le braccia di Morfeo: innanzitutto pasta, riso, orzo, pane e tutti quelli che contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, fonte di benessere e rilassamento. Bene nella dieta serale anche a legumi, uova bollite, carne, pesce, formaggi freschi e yogurt.

La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce di stagione mentre tra le verdure al primo posto la lattuga seguita da radicchio, cipolla e aglio, perché le loro spiccate proprietà sedative conciliano il sonno. Un bicchiere di latte fresco caldo, giusto prima di andare a letto, oltre a diminuire l'acidità gastrica che può interrompere il sonno, fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita. Infine, un dolcetto ha un'azione antistress, così come infusi e tisane dolcificati col miele. Col caldo, sottolineano nutrizionisti ed esperti, e' fondamentale il reintegro dei liquidi. Il sudore e' composto principalmente da acqua ma contiene anche vari minerali, che e bene reintegrare. La bevanda da preferire e' l'acqua, ma molto utili sono anche latte, yoghurt, frullati e spremute di frutta, gelati, minestre di verdura, bibite con o senza zucchero, conclude Marcello Ticca, vicepresidente della Società Italiana di Scienza dell'Alimentazione (Sisa).

sabato 7 luglio 2012

Miniguida per scelta merenda con caldo torrido Deve essere rapportata a peso bambino, importanti anche giochi

(ANSA) - ROMA, 5 LUG - Una miniguida per scegliere la merenda giusta anche con il caldo torrido e specialmente in citta', dove saranno costrette a trascorrere l'estate 5 milioni di famiglie con bambini. E' quanto propone il sito 'merendineitaliane.it' grazie ai consigli del pediatra nutrizionista Claudio Maffeis e del medico dello sport Michelangelo Giampietro.

"Per sopportare bene il caldo e l'afa - spiega Maffeis - si può trovare un valido alleato nell'alimentazione, che deve essere adeguata, sia in quantità sia in qualità, alla nuova condizione psicofisica in cui ci si viene a trovare". Ma come cambia la merenda a 40 gradi? "La prima regola - aggiunge - è quella di stare attenti ad un adeguato apporto di liquidi per mantenere una buona idratazione. Via libera all'acqua che disseta e reintegra i sali minerali persi con il sudore. Thè, succhi di frutta e bevande zuccherate con moderazione. Le buone abitudini cominciano fin dalla mattina: approfittando di ritmi più calmi, infatti, cerchiamo di riscoprire il piacere della colazione in famiglia consumata con gusto e attenzione. E se la regola dei 5 pasti quotidiani non conosce stagionalità, in estate è ancora più importante che i bambini facciano un pranzo e una cena più leggeri e inseriscano due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio, nella loro dieta".

La merenda poi deve tenere conto del peso del bambino: "se e' nella norma puo' essere composta da un frutto fresco e un alimento a base di carboidrati come una merendina a base di pan di spagna, se e' in sovrappeso la frutta fresca e' l'alimento ideale, ma si puo' proporre anche una piccola merenda o un frullato di latte scremato. Per un bambino sottopeso, invece, si potranno offrire anche merendine farcite o ricoperte di cioccolato". In ogni caso, mai dimenticare i liquidi.

Un italiano su tre mangia per stress e non per fame



'Mangia che ti passa'. Un detto delle nonne che nasconde una verita', se oltre un italiano su tre mangia per stress e non per fame. Il dato emerge da un sondaggio online dell'Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (www.eurodap.it) al quale hanno partecipato 600 persone tra i 18 e i 65 anni. L'obiettivo era appunto quello di osservare il comportamento delle persone nel rapporto con il cibo in un momento storico e sociale caratterizzato da una serie di stress per motivi contingenti, a partire dalla crisi economica. ''Per il 40% delle persone che hanno partecipato al sondaggio - afferma Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente Eurodap - il cibo viene utilizzato troppo spesso come una valvola di sfogo allo scopo di sedare livelli di ansia troppo elevati".

Tesi che l'esperta spiega nel libro "Stress&Dieta - consigli e rimedi per vivere al meglio", Kowalki Editore, scritto con il nutrizionista Giorgio Calabresi.

Dal sondaggio è emerso che queste persone fanno loro stesse la spesa e nel loro carrello non mancano mai cibi dolci o alimenti super calorici. Mangiano in maniera frettolosa, dichiarano di gustare solo 'qualche volta' i cibi che mangiano.

Raramente smettono di mangiare quando si sentono sazie. Questo comportamento viene adottato in modo particolare la sera, quando la corsa del vivere quotidiano si placa. Si è anche rilevato che questo atteggiamento disfunzionale nei confronti del cibo è frutto spesso di un particolare stato emotivo, ansioso o depresso, stressato o triste.

''Si tratta di individui che non hanno regole nel loro regime alimentare - spiega Vinciguerra - per le quali ogni emozione negativa o stato d'animo non sereno tende ad essere compensato con il ricorso all'alimentazione". Il punto e' che ''in un momento di profonda crisi economica come quella che sta vivendo il nostro Paese - aggiunge la psicoterapeuta - il cibo per molti rimane l'unica valvola di sfogo, poiche' compensazioni di altro tipo, come vacanze e acquisti, stanno subendo una evidente contrazione''. Il consiglio, come spiega Vinciguerra nel nuovo libro, e' dunque quello di ''spostare l'attenzione sul rapporto con se stessi, cercando di 'rallentare' i ritmi di vita che ci portano allo stress''. Si scoprira' cosi' che il rapporto con il cibo , e quindi anche il dimagrire, e' prima di tutto una ''questione di testa''. 
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La buccia delle mele fa dimagrire e aumenta la muscolatura Acido ursolico brucia-grassi,previene diabete




 Una sostanza naturale contenuta nelle bucce delle mele, l'acido ursolico, fa bruciare i grassi, aumenta la massa muscolare e il grasso 'buono', cioe' quello bruno che difende gli organi e possiede ottime capacita' brucia-grassi. La buccia delle mele quindi combatte l'obesita', l'intolleranza glucidica o pre-diabete e la malattia del fegato grasso.
La scoperta e' dei ricercatori dell'universita' dello Iowa ed e' pubblicata sul numero odierno di PLoS ONE. "Avevamo gia' dimostrato che l'acido ursolico incrementa la massa muscolare e la forza nei topolini di laboratorio suggerendoci che poteva diventare una terapia potenziale per la cura dell'atrofia muscolare" afferma Christopher Adams, docente di medicina interna alla unversita' dello Iowa e autore dell'indagine. "In questo studio abbiamo invece testato la stessa sostanza su topolini di laboratorio affetti da sindrome metabolica e diabete, sottoposti ad una dieta ricca di grassi.

L'acido ursolico ha incrementato la muscolatura rispetto al grasso e abbiamo anche osservato che e' aumentata la quantita' di grasso bruno, un eccellente brucia grassi che, al contrario di quanto creduto in passato, si e' scoperto esistere non solo nei bambini ma anche in alcune aree dell'organismo adulto" . Afferma Adams che il prossimo passaggio di questa scoperta sara' sperimentare l'efficacia della buccia delle mele sulle persone oltre che negli animali di laboratorio.
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lunedì 2 luglio 2012

Tracce di alcol in Coca-Cola, Pepsi e altre gassate, rivista Istituto francese consumo: dosi deboli,meno di 10 mg per litro




Diverse bevande gassate, fra le quali la Coca-Cola e la Pepsi, contengono deboli tracce di alcol, secondo quanto rivelato dall'Istituto nazionale del consumo (Inc) francese, dopo alcuni test commissionati dalla rivista 60 millions de consommateurs, in edicola domani.

''Circa la meta' delle bibite gassate testate - si legge in un comunicato della redazione - contengono alcol a dosi tuttavia molto deboli, fino a 10 milligrammi per litro (0,001% di alcol)''. Sulle 19 bibite testate, 9 non contengono alcol e 10 ne contengono meno di 10 mg/l.

In Francia, il codice della salute pubblica prevede che le bevande dette 'senza alcol' possano contenerne tracce, a un dosaggio inferiore all'1,2%. La presenza di tracce di alcol nelle bibite, e in particolare nella Coca Cola, e' oggetto di discussioni da molto tempo, in particolare sui forum di internet dedicati alla religione musulmana, che si chiedono se la bevanda sia conforme alle regole dell'alimentazione hallal.

Coca-Cola certifica sul suo sito internet che le sue bevande sono ''non alcoliche'' e riconosciute come tali ''dalle autorita' governative di ogni paese''. 
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