lunedì 31 ottobre 2011

Salute: il cibo global del futuro?Gli insetti, un toccasana...

(ANSA) - MADRID, 29 OTT - Uova di formica, larve delle tarme imperiali provenienti dall'Africa o quelle meno blasonate di origine australiana, lepidotteri della Thailandia, formiche colombiane. Il cibo del futuro si presenta con un piatto variegato di almeno cinque insetti mangiabili. ''Un toccasana per la salute'' hanno sottolineato al Fens, 11/mo congresso della nutrizione che si chiude oggi a Madrid, ricercatori dell'universita' autonoma metropolitana di Mexico D.F. nel precisare che queste specie ''sono ricche di macronutrienti e sono ovunque nel mondo, in tutti e cinque i continenti.Per fare un pieno di proteine basta scegliere i lepidotteri thai, mentre per integrare i minerali, dopo una corsa o un lavoro di fatica, l'ideale sono le uova di formica''.

Una proposta alimentare innovativa, che puo' essere consumata nelle grandi citta' come in ambienti rurali, ma che ''ha radici antiche'', hanno sottolineato i ricercatori messicani. Gli insetti edibili forniscono, hanno precisato, una dieta alimentare salutare ricca di proteine con gli aminoacidi essenziali, grassi, minerali, fibre, carboidrati solubili.

Queste specie che appassionano gli entomologi si nutrono di cio' che fornisce loro l'ambiente, e metabolizzano per ottenere elementi primari attraverso pochi passaggi. Alcune specie sono stagionali ma in buone condizioni di stoccaggio gli insetti possono essere consumati nel tempo senza evidente deterioramento delle proprieta' nutrizionali. L'assunzione di insetti possono costituire una base equilibrata per una sana alimentazione'' hanno concluso.(ANSA)

sabato 22 ottobre 2011

Non ci sarà quest'anno la guerra per il tonno rosso....



(ANSA) - LUSSEMBURGO, 21 OTT - Non ci sarà quest'anno la guerra per il tonno rosso: appare positivo infatti l'andamento della campagna di pesca 2011 e quindi non dovrebbero esserci sostanziali cambiamenti per il settore nel 2012. E' quanto emerge al termine del Consiglio dei ministri della pesca dell'Ue, oggi a Lussemburgo, a poco meno di un mese dall'assemblea dell'Iccat (la Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell'Atlantico) che dovrà pronunciarsi come ogni anno sia sulla situazione delle risorse di tonno rosso sulla base di dati scientifici, sia sulla fissazione delle quote di pescato per il 2012.
In vista dell'assemblea dell'Iccat, a metà novembre in Turchia, sono stati avviati contatti preliminari e - precisano le fonti - "alla luce di quanto è avvenuto nella campagna 2011, non dovrebbero esserci sostanziali cambiamenti per quanto riguarda le quote di tonno rosso". Va ricordato che da diversi anni le quote di tonno rosso sono state progressivamente ridotte ed è stato introdotto per il settore un piano di protezione e di ricostituzione delle risorse. L'obiettivo: ricreare lo stock ottimale e sostenibile di tonno rosso al 2022. (ANSA).

mercoledì 19 ottobre 2011

Le false recensioni danneggiano l'Horeca Sul web servono nomi e cognomi



Il caso specifico è quello della troppa confusione (con relativi imbrogli) fra siti di informazione e siti commerciali di prenotazione alberghiera, ma è indubbio che la sentenza con cui il Tribunale di Parigi ha di fatto messo alla berlina il mondo della critica taroccata sul web spalanca una porta che potrebbe creare effetti a cascata, forse positivi, per tutta l’Horeca. Non si può infatti pensare che sia irrilevante che nell’era della pretesa “libera informazione” su Internet, colossi come Expedia, TripAdvisor e Hotels.com siano stati costretti a pagare una multa per l’imbroglio di fornire informazioni sbagliate sulle condizioni di un albergo o sulla sua disponibilità di camere, spingendo ovviamente verso altri hotel presenti a pagamento su quei portali.

La decisione dei giudici francesi mette una parola di certezza rispetto al vero caos che si è creato nella rete, dove giudizi senza data e senza firma restano magari per anni ad infangare, o incensare, immeritatamente imprese che l’estensore magari non ha mai nemmeno visitato. Sotto accusa è un mondo di critici di professione o improvvisati che, rispetto alle Guide cartacee, che hanno ormai fatto il loro tempo, sul web è diventato senza alcun controllo per quanto riguarda fonti o credibilità. L’avvocato o il postino, la casalinga o lo studente (con tutto il rispetto per ogni categoria) che si inventano blog o siti di pretesa informazione (ma senza alcun rispetto della minima deontologia giornalistica) sparano sentenze su alberghi o ristoranti, senza tenere conto delle conseguenze nel lungo periodo. E ancor di più lo fa chi commenta o scrive post.

Senza entrare nei dettagli, sgradevoli, ricordiamo solo che, rispetto ad un giudizio positivo o negativo di una guida cartacea, si può almeno avere la speranza che l’anno dopo ci possano essere delle modifiche. La vecchia guida si esaurisce in un anno e in ogni caso i “guidaioli” almeno un minimo di preparazione la debbono avere. Sul web ciò non vale nella maniera più assoluta e chiunque si sente nel diritto di scrivere quel che vuole, a volte senza nemmeno firmare la sua sentenza inappellabile. E spesso fra i commenti anonimi raccolti sui vari blog ci sono magari quelli dei concorrenti di un ristorante o di un albergo che in maniera vile cercano di falsare le regole di una corretta concorrenza. Bene ha dunque fatto il Tribunale di Parigi a cominciare a porre dei limiti ad un abuso che ha anche degli evidenti riscontri economici.

Detto ciò, non vogliamo certo sollecitare una sorta di censura preventiva o che venga messo il bavaglio a chi vuole esprimere il suo giudizio su un locale. Ci mancherebbe altro. Evitando interventi dei Tribunali, sarebbe utile regolamentare la situazione imponendo almeno che chi esprime dei giudizi sul web che possono avere valenze economiche (su qualunque tema) debba qualificarsi. E nel caso ad esempio di valutazioni su ristoranti o alberghi dimostri di aver pagato il conto esibendolo, anche solo per avere una data certa della visita.

Alberto Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.net

lunedì 17 ottobre 2011


Terrina fredda di pasta alla crema di gamberi.....mascarpone al brandy e carciofi,sorbetto al lime e basilico

sabato 1 ottobre 2011

Patron Paolo Vignali.....


Osteria degli Artisti,a Grosseto......
Con il collega e Patron Paolo Vignali,saremo lieti di accoglievi per una serata indimenticabile.
Per prenotazioni 0564410284

Dopo aver dato i numeri, la Brambilla assegna anche le stelle


Dunque, sia pure tra molte critiche e con un percorso tortuoso e per nulla trasparente, il ministro del Turismo sembrerebbe avere portato a casa, col consenso della Fipe, un abbozzo di premio alla Ristorazione su cui si potrebbe finalmente costruire quello spirito di squadra capace di dare valore aggiunto alla Cucina italiana e al comparto. Usiamo il condizionale perché il risultato ottenuto (l’ennesimo topolino partorito dalla montagna) è lontano anni luce da quel Festival della ristorazione che Michela Vittoria Brambilla ci aveva annunciato suonando come suo solito la marcia dei bersaglieri. E lo è perché, come gran parte delle cose che fa, l’iniziativa risulta arrangiata e senza alcun coinvolgimento con chi in qualche modo rappresenta il settore. Cinque giorni prima della premiazione il vicepresidente della Fipe si diceva certo che non ci sarebbero stati premi perché lui non ne sapeva ancora nulla: e il risultato è un premio ai soliti dieci stellati (tutti bravissimi per carità), quasi che la ristorazione che ha un ruolo nel turismo non fosse fatta "anche" di buone osterie o belle pizzerie. Per non parlare dello scandalo dell'assenza di qualche ristoratore italiano all'estero, proprio mentre il Governo cerca di certificarli insieme all'Unioncamere e all'Isnart, come gli ambasciatori dell'italian style a tavola.

A questo punto, a costo di sembrare ripetitivi, ci chiediamo con chi si è consultata allora la Brambilla? Che criteri ha seguito? Su questo resta l'omertà totale salvo la "voce" che ci sarebbe stata la benedizione di Gualtiero Marchesi. Come dire, tante parole di maniera e inutili (come nello stile del Ministro...), ma nessuna spiegazione convincente. Se si trattasse del premio di qualche privato poco male, anche se tutti indicano criteri e giuria per tempo. E lo facciamo anche noi col nostro premio Personaggio dell’anno che nasce da un sondaggio in Internet.

Ma ciò che infastidisce è la volontà di escludere gli altri Ministeri, che hanno magari più titoli del suo ad occuparsi di Ristorazione. Ciò fa dei riconoscimenti un bel lavoretto di bricolage a livello di immagine, ma che non riesce in alcun modo ad avere spessore e a rappresentare, come abbiamo sempre auspicato, un atto politico forte del Governo italiano. Basti pensare a quello che fa invece il ministro della Cultura di Parigi per la cucina francese per capire l’abisso di povertà di idee e progetti in cui ci troviamo. Oltralpe si lavora in grande e noi ci limitiamo all’ennesima targa farlocca senza valore vero... Salvo pensare che la Brambilla (rifacendosi comunque alla Michelin), abbia voluto dare anche lei le sue stelle ad amici e supporter, escludendo magari qualcuno perchè iscritto alla Confesercenti (i Cerea ad esempio) o perchè "amico" di D'Alema (Gianfranco Vissani).

Un premio speciale è andato a Gualtiero Marchesi, di cui da anni sosteniamo la necessità di una valorizzazione come il vero innovatore del Rinascimento della nostra cucina. E ne siamo convinti al punto che in più occasioni abbiamo suggerito anche allo stesso ministro Brambilla di proporlo come Cavaliere del lavoro. In tutto questo ci resta però l’amaro in bocca perché il Divino merita un riconoscimento da parte del Governo e non solo di questo Ministro, di cui (ennesima caduta di stile della Brambilla) è in fondo uno stretto collaboratore quale presidente della Commissione del turismo enogastronomico...

Un'ultima osservazione. Nella giornata in cui la Brambilla ha dispiegato la sua ruota di penne, convinta di avere fatto del bene alla ristorazione, abbiamo registrato la forte e decisa presa di posizione del presidente della Fipe, Lino Stoppani, che dopo i troppi distinguo di alcuni suoi collaboratori, ha pubblicamente criticato il Ministro per le troppe cose sbagliate che fa e per i troppi annunci a cui non seguono fatti concreti. Dichiarazioni apprezzate dai suoi associati che non a caso hanno riservato alla Brambilla molte critiche e pochi applausi.

Alberto Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.net